sabato 1 dicembre 2018

Unità cinofile da valanga da oggi sull'elisoccorso piemontese


TORINO - Da oggi primo dicembre e fino alla fine di aprile 2019, le Unità Cinofile da Valanga del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese presidieranno le basi di elisoccorso 118 a Cuneo-Levaldigi, Torino e Borgosesia. I cani e i loro conduttori saranno operativi tutti i giorni e pronti a salire sulle eliambulanze in caso di necessità. Rappresentano le uniche risorse in grado di individuare una persona priva di apparecchio di ricerca in valanga (ARTVA) sepolta sotto la neve in caso di evento valanghivo.
"Tuttavia questa notizia deve essere associata - ricorda il Soccorso Alpino - a un invito alla prudenza per tutti coloro che durante l’inverno frequenteranno percorsi su neve fuoripista perché le Unità Cinofile da Valanga rappresentano l’ultima risorsa a disposizione dei soccorritori. Inutile dire che è preferibile evitare di provocare una valanga scegliendo accuratamente il percorso da intraprendere dopo aver consultato il bollettino valanghe dell’ARPA Piemonte.
Ma in caso di incidente, in base agli studi effettuati risulta che il 90% dei travolti da valanga è stata ritrovata in vita entro i primi 18 minuti dall'evento. Dopo 35 minuti dal travolgimento le probabilità di sopravvivenza crollano intorno al 30%. Difficilmente i tempi tecnici di un'eliambulanza consentono alla squadra di soccorso avanzato di raggiungere il luogo dell’incidente in tempi più brevi. Questo significa che è fondamentale l’autosoccorso da parte dei compagni di gita del travolto tramite l’utilizzo dell’apparecchio da ricerca in valanga (ARTVA), della sonda e della pala. Non è soltanto importante averli con sé tutte le volte che ci si avvenuta fuoripista, ma anche saperli usare".

marinella fugazza

sabato 17 novembre 2018

Ritrovato vivo fungaiolo disperso nel pinerolese


CUMIANA (TO) - Nella serata di ieri i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese hanno ritrovato vivo un cercatore di funghi 81enne disperso nei boschi del Comune di Cumiana (To). L'uomo si era smarrito nel pomeriggio mentre si trovava con il fratello. Il Soccorso Alpino è stato attivato dai Carabinieri intorno alle ore 19. Una decina di tecnici sono stati mobilitati insieme a due unità cinofile. Il ritrovamento è avvenuto verso le ore 21.15 nei pressi della borgata Bastianoni. Il disperso era stato colto dal buio e mentre cercava di ritornare alla strada era caduto in un torrente. Si presentava in buone condizioni fisiche nonostante un principio di ipotermia. È stato consegnato all'autoambulanza per l'ospedalizzazione.

marinella fugazza

venerdì 16 novembre 2018

Migranti dispersi mentre cercavano di entrare in Francia


CESANA TORINESE (TO) – Intervento nella notte per i tecnici delle stazioni del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese dell'Alta Valsusa  che sono usciti per cercare un gruppo di 13 migranti dispersi nell'area del comprensorio sciistico di Cesana Torinese verso il Col Saurel. I dispersi avevano affermato di trovarsi bloccati su terreno innevato ma non sono stati in grado di fornire indicazioni più precise. Le operazioni si sono svolte in collaborazione con i Vigili del Fuoco, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e i Carabinieri. 

L'intervento si è chiuso intorno alle 3 di questa mattina. Sono state recuperate 10 persone in varie zone. Alcuni lungo la strada che da Cesana conduce a Sagnalonga, alcuni a monte dell'impianto sciistico La Coche di Claviere e alcuni al confine di stato tra Claviere e Monginevro. Poiché mancavano all'appello altre 4 persone, una squadra è nuovamente salita fino al Col Saurel dove ha individuato nella neve 4 tracce evidenti che scendevano in territorio francese. Per competenza, l'intervento è stato passato ai soccorritori transalpini. Tutti i migranti recuperati sono stati consegnati ai sanitari per constatarne lo stato di salute.

marinella fugazza

domenica 11 novembre 2018

Migranti salvati in alta Val di Susa


Torino, 11 novembre 2018

CESANA (TO) - I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese stanno recuperando un gruppo di migranti che si sono trovati in difficoltà questo pomeriggio nella zona del comprensorio sciistico di Cesana Torinese (To), tra il Col Saurel e la Capanna Gimont. 5 persone sono già state recuperate e consegnate alle autoambulanze per l'ospedalizzazione. Si trovavano più a bassa quota dove sono stati raggiunti con i mezzi fuoristrada. Altri 3 risultano ancora dispersi nei pressi del colle, dove non è possibile salire con i mezzi a causa della neve. Una squadra di tecnici del Soccorso Alpino sta procedendo a piedi e provvederà a riaccompagnarli a valle nelle prossime ore. I migranti già soccorsi presentavano principi di ipotermia.
Stanno collaborando alle operazioni i tecnici del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri.

marinella fugazza

venerdì 21 settembre 2018

Cercatori di funghi l'appello del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese


TORINO - Negli ultimi 5 giorni i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (CNSAS Piemonte) hanno effettuato 7 interventi di soccorso rivolti a cercatori di funghi che si sono infortunati o smarriti in terreno impervio. In previsione del prossimo fine settimana quando molte persone si inoltreranno tra i boschi e le montagne piemontesi alla ricerca degli amati funghi, si raccomanda la massima cautela per non incappare in incidenti oppure perdersi. 

Da un punto di vista statistico, nel 2017 le operazioni di soccorso rivolte a “fungaioli” hanno recuperato soltanto il 2% delle oltre 1400 persone soccorse nel corso dell’anno dal Soccorso alpino e speleologico. Tuttavia si tratta spesso di interventi complessi per quanto riguarda la localizzazione e il recupero dei cercatori di funghi che solitamente si muovono lontano dai sentieri su terreni caratterizzati da fitti boschi, profonde gole e versanti esposti. 

Dall’inizio del 2018, i tecnici del CNSAS Piemonte hanno già soccorso 26 persone di cui 5 decedute. Anche nel 2017 i decessi erano stati 5, ma nell’arco dell’intero anno e a fronte di 53 persone soccorse. Era andata meglio nel 2016 con 29 persone soccorse e 3 decessi. Negli ultimi 5 anni, l’anno peggiore è stato il 2015 con 91 persone soccorse e 9 deceduti. 

«Per quanto riguarda l’anno in corso - ha dichiarato Luca Giaj Arcota, presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese - non stiamo ancora vivendo una situazione di allarme sugli incidenti ai cercatori di funghi. Tuttavia è importante lanciare un messaggio di prevenzione a tutti gli appassionati di micologia perché vengano adottate alcune basilari misure di sicurezza che possono salvare una vita o evitare di mobilitare le squadre di soccorso. Innanzitutto quando possibile non avventurarsi da soli e comunicare con precisione la propria meta. Inoltre indossare calzature adatte, in particolare scarponcini da trekking e non gli stivali di gomma che ancora troppo spesso vediamo ai piedi degli infortunati. infine è importante non fare troppo affidamento sui telefoni cellulari che sovente nelle zone migliori per i funghi non prendono a causa della conformazione del territorio». 

marinella fugazza

giovedì 26 luglio 2018

Incidenti montagna: trovato morto l'escursionista disperso da ieri nel cuneese


CUNEO – Ritrovato nel pomeriggio di oggi il corpo dell'escursionista disperso dalla scorsa notte in Valle Gesso (CN). L'uomo, 51 anni residente a Savona, era partito ieri mattina per un'escursione, ma non aveva fatto rientro in serata. Intorno alle ore 2 del mattino la centrale operativa del Soccorso Alpino e speleologico piemontese ha ricevuto la denuncia del mancato rientro e ha subito mandato una squadra alla ricerca. E' stata individuata l'auto della vittima parcheggiata nei pressi del lago delle Rovine, ma non vi erano indicanzioni sulpossibile percorso seguito dall'escursionista. La squadra ha proseguito a piedi fino al rifugio Genova-Figari dove all'alba è stata raggiunta da altre squadre e dall'elicottero. Le ricerche sono proseguite per l'intera giornata fino a quando verso le 16,30 una squadra di tecnici ha individuato lo zaino lungo il sentiero che costeggia il lago del Chiotas. In seguito è stato individuato il corpo senza vita in fondo a un canalone dove presumibilmente era precipitato. La salma è stata recuperata dal personale dell'eliambulanza e consegnata alle autorità competenti. Hanno collaborato alle ricerche il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri.

marinella fugazza



mercoledì 25 luglio 2018

"LA MONTAGNA SCINTILLANTE" DA DOMANI IN LIBRERIA E EDICOLA IL TESTO INEDITO DI WALTER BONATTI


TORINO – “La montagna scintillante”, un testo inedito di Walter Bonatti sarà in libreria edita da Solferino dal 26 luglio a 17 euro e in edicola con Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport dallo stesso giorno. A pochi giorni dal sessantesimo anniversario della prima ascensione del Gasherbrum IV (7980 m) in Karakorum, portata a termine il 6 agosto 1958 nell’ambito della storica spedizione del CAI diretta da Riccardo Cassin, attraverso il Museo Nazionale della Montagna che ne ha curato la realizzazione, pubblicando il testo inedito grazie al lascito della famiglia dell’archivio Bonatti, la casa editrice Solferino ed il Club Alpino Italiano, ne hanno curato la realizzazione, pubblicando il libro.                            Il volume racconta della scalata, tuttora irripetuta, lungo un itinerario che richiese alla cordata di punta, formata da Walter Bonatti e Carlo Mauri, il superamento di tratti di scalata di V grado ad altissima quota e una durissima lotta, al limite dello sfinimento, a causa delle terribili condizioni meteorologiche che imperversarono sulla montagna nel corso della discesa verso il campo base.Il racconto, scritto dal grande alpinista al ritorno dall’avventura, è rimasto nascosto per decenni e riemerge oggi. Bonatti narra la vicenda rivelando molti particolari inediti della spedizione: si sofferma sul ricordo dei compagni Carlo Mauri, Riccardo Cassin, Bepi De Franceschi, Toni Gobbi, Giuseppe Oberto, Donato Zeni e Fosco Maraini, racconta i dettagli e le difficoltà estreme del lento ed emozionante avvicinamento alla vetta e non nasconde le polemiche e le discussioni successive al rientro della spedizione in Italia. Un documento straordinario che restituisce la dimensione epica di una grande impresa attraverso le parole del suo indimenticato protagonista.

marinella fugazza


venerdì 20 luglio 2018

APPUNTAMENTO CON L'ALPINISMO DOMANI ALLA FRAZIONE BALMA DI VIU'



VIU’ (TO) – Appuntamento con l’alpinismo degli scarponi chiodati, delle corde di canapa, degli interminabili avvicinamenti alle pareti, dei primordi dello scialpinismo, Domani, sabato 21 luglio, alla frazione Balma di Viù a partire dale ore 15 si ricorderà infatti la figura di Carlo Virando originario della frazione. Grazie ai suoi diari e alle sue suggestive foto verranno ricordate le notevoli imprese alpinistiche che Virando portò a termine insieme ai suoi compagni del Club Alpino Accademico Italiano, in Italia e all’estero.
Due i momenti principali: alle ore 15 inaugurazione della targa ricordo alla presenza degli Alpini di Viù e del Cai valligiano, e dell’assessore alla cultura Alberto Guerci e alle ore 16 la presentazione del 136 volume della collana della Società Storica delle Valli di Lanzo: Marino Periotto, Fra cielo e abisso. Carlo Virando alpinista, da Viù al Club Alpino Accademico Italiano, 72 pagine, 35 illustrazioni (2018).




















marinella fugazza

giovedì 14 giugno 2018

ARCHIVIO tornetti.it

Una ricerca di storia recente sui fatti più significativi che hanno interessato la Valle di Viù in questi ultimi vent'anni. Testi e ricerche di marinella fugazza

Anno 2011
Il giorno 8 ottobre 2011 all'eta' di 74 anni ci ha lasciato Maria Durando, "Maria" per tutti. Figura centrale nel panorama della frazione Tornetti. sempre disponibile e pronta a venire incontro alle esigenze di tutti. Anche se durante l'estate "migrava" alla "Giurana", appena sopra i Tornetti, non faceva mai mancare la sua presenza anche all'organizzazione della tradizionale festa dell'Assunta.
LUNEDI’ 4 APRILE 2011 –  LUCIANA LITTIZZETTO GIRA UNO SPOT AI TORNETTI –  A fare la differenza rispetto a tante altre location sono state le  Rocca Moross una delle piu’ interessanti e pittoresche creste spartiacque delle Valli di Lanzo, posta tra la Val di Viù e la Val d’Ala. Una cresta rocciosa dallo sviluppo lineare di circa due chilometri e mezzo il cui profilo assomiglia alle catene alpine olomitiche. I  pubblicitari hanno scelto  Viù – e in modo particolare la zona dei Tornetti – per girare lo spot che vedremo in televisione, di una nota marca della grossa distribuzione. La troupe è salita in valle, facendo un’improvvisata anche allo stesso sindaco, Daniela Majrano che, seppure fosse stata non soltanto avvisata, ma anche incaricata di procurare ai visitatori un contatto con allevatori e artigiani in grado di fornire animali e scenografie per ambientare lo spot, è stata colta anche lei di sorpresa di fronte all’arrivo non preannunciato del cast al completo. «Questi signori avevano già fatto mesi fa diversi giri di ricognizione e gli era piaciuta la catena dei Roc Moross che, ci avevano detto, aveva un aspetto vagamente dolomitico. Si sono quindi informati sul tipo di viabilità e sull’effettiva possibilità di raggiungere la località che avrebbe avuto come sfondo questa catena di montagne». Lunedì una lunga serie di camioncini e carrelli hanno quindi raggiunto la località dei Tornetti compresa tra l’azienda agricola “Il Runch” e quella dei fratelli Dardino. Lì, Luciana Littizzetto ha dato il meglio di sé ispirata anche da quell’angolo delle Valli di Lanzo che si è guadagnato il posto d’onore nella scelta dei pubblicitari. «Ci hanno ringraziato della disponibilità, del resto, quale comune non avrebbe fatto tutto il possibile per ospitare un evento del genere? In fondo ci sarà la nostra firma sullo spot televisivo e, guardandolo, tutti noi potremo riconoscere le nostre montagne. E poi un personaggio come Luciana Littizzetto non può che portarci bene no? – dice simpaticamente Daniela Majrano che prosegue – battute a parte, la troupe è stata molto contenta di come si sono svolte le cose, della tranquillità con la quale hanno potuto lavorare. Ci era stata raccomandata massima discrezione e tutto è andato come volevano loro».
Anno 2010 
Rifatto il tetto della Cappella della frazione Cramoletti Superiore grazie all’impegno e al contributo dei frazionisti.
VIU’ – Tradizionale appuntamento sabato 24 settembre al Colle della Cialmetta per la “festa di San Michele”. Nella ristrutturata struttura del Colle una grande e positiva novita': gli Alpini di Traves, Pugnetto, Mezzenile e Viu’, non paghi per l’enorme lavoro di ristrutturazione della cappella, da quest’anno hanno realizzato anche un conduttura di acqua. Oltre 3 chilometri di scavo eseguito a mano, senza impatto ambientale, che ha permesso di realizzare la fontana.
TORNETTI DI VIU’ – Un alpeggio seriamente danneggiato ed una stalla completamente distrutta e’ il bilancio di una frana di roccia di oltre 250 metri cubi che ha interessato le Rocce di Mouruss nel Vallone dei Tornetti sopra a Viu’. Nei giorni il 19 e 20 marzo l’evento franoso verificatosi di notte ha danneggiato l’alpeggio detto “Alpe del Barone” a circa 1700 metri di quota. Fortunatamente, visto il periodo, era completamente disabitato. La frana, che si presenta evidente lungo la parete della parte piu’ alta delle Rocce di Mouruss si e’ staccata quasi dalla cima e dopo essere precipitata per oltre cento metri la roccia si e’ frammentata in diversi blocchi che hanno dapprima distrutto una stalla e l’abbeveratoio e nella folle discesa verso valle un blocco ha centrato in pieno l’abitazione dell’alpeggio. Infatti quasi centralmente all’edificio il blocco ha distrutto il tetto di copertura e si e’ fermato in centro alla stanza. Le uniche cose rimaste utilizzabili sono una stalla posta da un lato e un forno camino posto sul lato opposto. La frana ha lasciato dei profondi solchi sul terreno segno di una violenza e potenza notevole. Le rocce di Mouruss, con le caratteristiche pareti verticali solcate da canaloni formano un bellissima cresta a somiglianza delle pareti dolomitiche.
  
Anni 2007-2008-2009

-Nevicata record a cavallo del 2008-2009, disagi, danni, ma anche un aiuto alle sorgenti.Ovviamente “manna” per gli appassionati di sci alpinismo e ciaspole.

– Una vecchia portantina ritrovata lo scorso anno in un fienile e’ stata restaurata grazie all’interessamento di un socio “milanese” dell’Associazione Amici dei Tornetti”, che gratuitamente e tramite l’aiuto di conoscenti ha provveduto a rendere nuovamente visibile questo strumento. Portantina: sorta di sedia o cabina fissata a lunghe stanghe e portata da uomini, che si usava un tempo per brevi tragitti; questo recita al punto 1 il dizionario Garzanti della Lingua Italiana. Un uso costante della portantina e’ da ricercarsi nella nascita e sviluppo della “villeggiatura” che con l’inizio del XIX° secolo, ebbe ampia diffusione nelle Valli di Lanzo e fu soprattutto Viu’ e la sua frazione Tornetti furono le prime ad essere interessata a questo nuovo tipo di sviluppo economico e successivamente anche culturale. Raggiungere i Tornetti da Torino rappresentava una sorta di vero e proprio viaggio, la strada da Torino a Lanzo venne costruita nel 1820 e a Viu’ giunse nel 1842. Le frazioni fino alla meta’ del XX° secolo erano ancora raggiungibili solo a piedi. Una villeggiatura elitaria fatta di imprenditori, nobili, professionisti che per oltre tre mesi si ritemprava nella verde conca dei Tornetti. Da Viu’ per raggiungere la frazione i “signori” usufruivano del trasporto su muli oppure, appunto, su portantina. A livello locale la portantina poteva essere usata per il trasporto di eventuali malati, infermi o in casi di infortunio
– Tra le molte iniziative di quest’estate appena trascorsa nella frazione Tornetti di Viu’, non puo’ certo passare inosservato il lavoro di ristrutturazione radicale del lavatoio della centrale piazza del “Fornichet”. Grazie alla paziente opera di un artigiano locale il lavatoio e’ ora completamente rivestito di pietra naturale ed e’ in bella mostra. Infatti oltre alla sua indubbia utilita’, anche l’occhio vuole la sua parte e quindi, abbandonato il vecchio stile “cementato”, il rivestimento nuovo si inserisce perfettamente nel contesto della frazione. D alcuni anni si cerca di rimediare ai danni passati e dopo che due anni fa l’intera mulattiera dal piazzale al centro della frazione venne completamente rifatta, ora anche il lavatoio riacquista l’antico splendore.
– Singolare lavoro di scultura alla frazione Tornetti di Viu’ eseguito da Melchiorre Chiantor. Durante l’inverno passato ha pensato di rendere nuovamente utile le radici di una vecchia pianta. Con un lavoro certosino e faticoso ha trasportato il tutto nel salone del suo ex albergo e ha riattato la grossa radice per poter essere usata in molti modi, da portavasi ad oggetto ornamentale, nella foto si vede appesa una pentola in rame,insomma secondo necessita’ e fantasia. Sul lato sinistro della foto un particolare della radice e’ stato intagliato a forma di aquila. Per poter spostare il pesante oggetto e’ stato realizzato un piccolo carrellinocon ruote fissato su quel che rimane del tronco. Le radici infatti da sempre verso il basso questa volta guardano verso l’alto.

Anno 2006
TORNETTI DI VIU’ –  Sono continuati purtroppo in questo anno numerosi atti vandalici ai danni di abitazioni presenti in zona. Se nel dicembre 2005 erano state colpite le case isolate, nel dicembre del 2006 sono state prese di mira alcune abitazioni della frazione. Difficile definire queste azioni come furti o tentativi di furto, in quanto pare proprio un pesante atto vandalico che non la reale necessita’ di rubare qualcosa.

ANNO 2005
VIU’ – Tradizionale appuntamento sabato 24 settembre al Colle della Cialmetta per la “festa di San Michele”. Nella ristrutturata struttura del Colle una grande e positiva novita': gli Alpini di Traves, Pugnetto, Mezzenile e Viu’, non paghi per l’enorme lavoro di ristrutturazione della cappella, da quest’anno hanno realizzato anche un conduttura di acqua. Oltre 3 chilometri di scavo eseguito a mano, senza impatto ambientale, che ha permesso di realizzare la fontana.
TORNETTI DI VIU’ – Un alpeggio seriamente danneggiato ed una stalla completamente distrutta e’ il bilancio di una frana di roccia di oltre 250 metri cubi che ha interessato le Rocce di Mouruss nel Vallone dei Tornetti sopra a Viu’. Nei giorni il 19 e 20 marzo l’evento franoso verificatosi di notte ha danneggiato l’alpeggio detto “Alpe del Barone” a circa 1700 metri di quota. Fortunatamente, visto il periodo, era completamente disabitato. La frana, che si presenta evidente lungo la parete della parte piu’ alta delle Rocce di Mouruss si e’ staccata quasi dalla cima e dopo essere precipitata per oltre cento metri la roccia si e’ frammentata in diversi blocchi che hanno dapprima distrutto una stalla e l’abbeveratoio e nella folle discesa verso valle un blocco ha centrato in pieno l’abitazione dell’alpeggio. Infatti quasi centralmente all’edificio il blocco ha distrutto il tetto di copertura e si e’ fermato in centro alla stanza. Le uniche cose rimaste utilizzabili sono una stalla posta da un lato e un forno camino posto sul lato opposto. La frana ha lasciato dei profondi solchi sul terreno segno di una violenza e potenza notevole. Le rocce di Mouruss, con le caratteristiche pareti verticali solcate da canaloni formano un bellissima cresta a somiglianza delle pareti dolomitiche.

Anno 2003
MEZZENILE – VIU’ – Un folto numero di persone e una splendida giornata di sole hanno reso nuovamente piacevole l’appuntamento annuale al Colle della Cialmetta, sabato 20 settembre, in occasione della festa in onore di San Michele. Come sempre l’ottima organizzazione degli Alpini ha permesso di trascorrere la giornata sui 1300 metri del valico che mette in comunicazione Viu’ con il resto delle Valli di Lanzo, oltre alla presenza dei sindaci di Mezzenile e Viu’. Dopo la messa e’ stata scoperta una targa ricordo per i gruppi Ana locali, per l’impegno e l’enorme lavoro svolto da questi alpini nel ricostruire e rendere nuovamente agibile la cappella del colle con gli annessi due locali che possono essere sfruttati come ricoveri d’emergenza in caso di maltempo. Il colle della Cialmetta, (dominato dalla vetta delll’Uja di Calcante, ottimo punto panoramico per ammirare le Valli e la pianura torinese) che si raggiunge a piedi da diversi itinerari da Viu’ e Mezzenile, per secoli e’ stato un crocevia importante per le comunicazione delle valli. Questa festa annuale ha proprio lo scopo di ritrovarsi almeno per un giorno.
TORNETTI – Taglio del nastro sabato 2 agosto alla frazione Tornetti di Viu’ per l’inaugurazione ufficiale della mulattiera che dal parcheggio porta nel centro della frazione alla piazza del “Furmiche’”. L’Associazione “Amici dei Tornetti” con il supporto del Comune di Viu’, hanno finanziato l’acquisto del materiale. Lla realizzazione e’ stata eseguita per opera di volontari della frazione e non. Un’opera riuscita con una nuova sistemazione in pietra che rende piu’ comodo l’accesso al cuore della frazione dalla “porta principale”.
TORINO – La montagna è paesaggio, sia esso naturale o modificato da generazioni di operosi montanari. Il paesaggio è patrimonio della collettività, testimonianza della storia di una comunità. L’interrogativo è: “Come valorizzare questa risorsa con l’obiettivo dello sviluppo socio economico sostenibile dei territori montani?”. Per cercare di dare una prima, concreta risposta a questo interrogativo, si e’ tenuto un convegno nelle settimane scorse, organizzato dalla Regione Piemonte, presso il Centro Incontri di Corso Stati Uniti 23, al quale hanno partecipato oltre 400 tra architetti, ingegneri, geometri, tecnici comunali ed amministratori locali piemontesi. Ad introdurre i lavori, l’Assessore regionale alla montagna e beni ambientali, Roberto Vaglio che – ha sottolineato – “Le scelte che caratterizzano l’architettura sono essenziali per lo sviluppo dell’ambiente in cui vengono realizzate e per questo spesso risultano controverse. In Piemonte sono numerose le testimonianze di architettura alpina di elevata qualità. Trovare delle risposte è quanto mai urgente per la nostra Regione che sta investendo molte risorse nel settore turistico e che nei prossimi anni sarà teatro di importanti eventi internazionali, in primis le Olimpiadi del 2006, il cui successo dipenderà in larga misura dalle sensibilità e dall’attenzione che sapremo dimostrare a questi temi. Il convegno si pone proprio l’obiettivo di approfondire gli scenari attuali con il contributo di tutti i soggetti interessati – a partire dal Politecnico di Torino, ai professionisti, agli amministratori pubblici – di illustrare alcune proposte e di individuare, anche attraverso il confronto con esperienze di altre regioni alpine, alcune soluzioni possibili”. Su modo in cui l’architettura possa essere occasione per coniugare le esigenze di sviluppo e di valorizzazione del territorio sono intervenuti Roberto Gambino, Professore Ordinario di Urbanistica del Politecnico di Torino, e gli Architetti Thomas Demetz , dell’Ufficio coordinamento territoriale della Provincia Autonoma di Bolzano e Marco Büchler della Sezione pianificazione urbanistica dell’Amministrazione del Cantone Ticino, i quali hanno illustrato realtà e tendenze del loro territorio. Durante il convegno, l’Arch. Franco Ferrero, direttore dell’Urbanistica della Regione Piemonte e l’Arch. Margherita Bianco, dirigente del Settore Gestione Beni ambientali, hanno poi presentato il manuale di “Criteri e indirizzi per la tutela del paesaggio .Infine, l’Architetto Cristiana Sertorio Lombardi, membro della Commissione per la Tutela e la valorizzazione dei Beni culturali ed ambientali, ha presentato ufficialmente il primo concorso regionale riservato ai professionisti – architetti, ingegneri e geometri – che hanno operato in Piemonte nella realizzazione di opere di architettura montana completate tra il 1° gennaio 1995 e il 31 dicembre 2002, la cui premiazione avverrà ad ottobre in occasione del prossimo Salone Europeo della Montagna, in premio un contributo di 2.500 Euro. Info al sito della Regione: Ambientali della Regione Piemonte al seguente indirizzo: www.regione.piemonte.it/montagna/.
TORINO– Ricordare gli antichi mestieri delle valli alpine prima che sia troppo tardi, anche se purtroppo per molto cose e’ ormai “troppo tardi” e renderli fruibili e comprensibili a quanti hanno dimenticato e ai molti che non hanno mai conosciuto la tradizione alpina. Nasce anche con questi scopi l’Associazione “Video Archivio Mestieri della Montagna” o piu’ brevemente “VAMM”. Nelle scorse settimane alla sede della Provincia e’ stata ufficialmente presentata. Costituita da tre soci: le province di Torino e di Trento e l’Associazione Arealpina, il Vamm ha come scopo il reperimento, l’archiviazione e la diffusione di meteriali video (esistenti o da realizzare ex novo) relativi alle piu’ disparate lavorazioni artigianali tradizionali delle aree alpine europee. Sono in corso contatti per allargare l’associazione a nuove province con l’intento di avviare un’estensione che preveda il raggiungimento di tutto l’arco alpino ed appenninico e i versanti d’oltralpe. Con questo tipo di iniziativa potrebbe aprirsi verso una cultura europea della montagna, vero, grande traguardo finale dell’operazione. “Quello della montagna dice l’assessore alla cultura della Provincia Valter Giuliano – e’ un mondo delicato sotto molti punti di vista: in particolare le sue espressioni culturali, variegate ed originali, sono messe in pericolo da quelle dominanti della pianura e soprattutto delle citta’. non si puo’ permettere, quindi, che vengano dimenticate e irrimediabilmente perdute tecniche di lavorazione che hanno perdurato per secoli per la sola ragione che non sono tecnologicamente avanzate, economicamente compatibili e culturalmente omologate”. Un passo importante che non deve rimanere sulla carta. Gli ecomusei che in questi anni si stanno creando devono rispecchiare anche questa filosofia interattiva. Per molti anziani vedere un oggetto in mostra puo’ rievocare ricordi tramandati dalla fanciullezza, per la maggior parte dei visitatori non significa nulla. Per questo occorre, anche a costo di ritrovare “lassu’ gli Ultimi” (parafrasando il titolo di un famoso libro) che abbiano la voglia di rinverdire mestieri lontani. Un museo in questa era tecnologica fatta di immagini non deve essere statico, ma dinamico, deve essere inserito in un contesto video che ne illustri la funzione. Antichi mestieri alpini, molti dei quali quasi scomparsi: chiodatoli, serraioli, battipietra, l’arte di piazzare le coperture dei tetti in pietra (losa), la realizzazione dei “campanacci” sfoggiati con orgoglio nella transumanza e mille altre cose. Ora si tentera’ di recuperare tutto questo ed e’ sicuramente positivo. La “freddezza” dello schermo non riuscira’ putroppo a restituire la cultura, l’aggregazione, il senso di comunita’ e la fatica di queste popolazioni perdute nell’oblio.
TORINO – I sentieri del Piemonte sono un patrimonio naturalistico che, con il ritorno di valori quali il recupero dell’ identita’ culturale di un territorio, merita di essere protetto e potenziato. Messi in fila questo intreccio di sentieri e mulattiere formerebbero un filo lungo 20 mila chilometri. Piste, stradine e mulattiere, che per secoli sono state l’ unica garanzia di comunicazione per chi viveva in montagna, oggi sono infrastrutture indispensabili tanto per la fruizione turistica delle vallate alpine quanto per la manutenzione dell’ ambiente. La giunta regionale sta destinando notevoli risorse sullo sviluppo dell’ escursionismo, e, in questo ambito, a dicembre ha approvato un nuovo modello di segnaletica, unificandola a livello piemontese e avvicinandola alla simbologia nazionale adottata dal Club Alpino Italiano nel 1999. Funzionalita’, chiarezza, semplicita’ e immediatezza hanno accompagnato la stesura del progetto: concetti essenziali, per evitare di confondere il gitante e di far perdere tempo prezioso agli addetti ai lavori. La nuova segnaletica e’ di due tipi: la VERTICALE (la principale), con frecce e cartelli fissati ad appositi sostegni piantati nel terreno, e la ORIZZONTALE (secondaria o intermedia), posizionata al suolo. La prima e’ articolata in dieci tipi di ”tabelle” di grandezza e di colore variabile: tabellone di insieme (vi sono tutti gli itinerari della zona, con cenni storici, geografici e ambientali), tabella segnavia (con direzione e tempo indicativo), tabella segnavia per itinerari di lunga percorrenza, tabella di localita’ (con il nome del posto in cui ci si trova), tabella ”rispetta la natura – segui il sentiero” (in prossimita’ di scorciatoie), tabella ”sentiero per escursionisti esperti”), tabella ”sentiero tematico” (naturalistico, storico, geologico ecc.), tabella ”sentiero adatto anche per uso ciclistico e/o equestre”, tabella per ”via ferrata o sentiero attrezzato impegnativo”. La segnaletica orizzontale e’ quella tradizionalmente collocata al suolo, su tronchi e sassi, per indicare la continuita’ di un sentiero precedentemente indicato. Adesso verra’ standardizzata in questo modo: segnavia rosso-bianco-rosso (con numero in nero inserito nel bianco) in prossimita’ di bivi e punti significativi; segnavia bianco-rosso, ad ogni 5/10 minuti di cammino o, se necessario, anche meno; segnale di presenza d’ acqua (scritte nere su fondo rosso) vicino a una sorgente; picchetto segnavia in legno con sommita’ dipinta in bianco e rosso, per indicare la continuita’ del sentiero su prati, pascoli e terreni aperti; ometto di pietre, per indicare la continuita’ del sentiero su terreni aperti in alta montagna. A proporre questa svolta sono stati gli assessorati alla montagna e al turismo. La nuova segnaletica verra’ adottata gradualmente. Nelle aree gia’ soggette a tutela naturalistica da parte dello Stato o della Regione, le disposizioni dovranno essere adottate a integrazione e supporto della segnaletica preesistente. L’ assessore regionale alla montagna, Roberto Vaglio, ricorda che il Piemonte ha intrapreso numerose iniziative a favore dell’ escursionismo e dello sviluppo economico delle zone alpine, come ”il progetto del catasto dei sentieri, il finanziamento di azioni di manutenzione, la valorizzazione di itinerari transnazionali”. ”Questo tipo di turismo – sottolinea invece l’ assessore Ettore Racchelli – e’ uno dei filoni su cui stiamo puntando, assecondando una tendenza della domanda internazionale in crescita continua ormai da anni. Iniziative come l’ adeguamento della segnaletica, volte ad offrire una migliore fruizione del patrimonio naturalistico e paesaggistico, vanno quindi a rafforzare e arricchire il grande impegno della Regione per la riqualificazione turistica dell’ intero territorio”.
VIU’ – Una palestra di roccia nella frazione Mondezza di Viu’ in alta Val di Lanzo. E’ questo lo scopo di una delibera approvata ad inizio gennaio dalla Giunta della Provincia di Torino su iniziativa dell’assessore allo Sport e Turismo, Silvana Accostato. La cittadina dell’alta Val di Lanzo ricevera’ 130 mila euro per realizzare un’area attrezzata destinata all’arrampicata sportiva. L’allestimento di una palestra all’aperto, specifica per l’arrampicata, risponde perfettamente alle esigenze dei molti free-climbers che hanno eletto da anni Viu’ e le zone limitrofe come meta abitudinaria per gli allenamenti. Basti pensare al settore Balme della frazione Tornetti, dove sono stati tracciati decine di itinerari e e’ gia’ stata oggetto di meeting di arrampicata, la zona di Usseglio e altre palestre viucesi, come nella zona di Richiaglio. Una prospettiva interessante la vallata che vedrebbe all’opera i climbers a circa 750 metri di altitudine con la possibilita’ di usufruire della nuova struttura per buona parte dell’anno.Con l’impianto di Viu’ si andrebbe in qualche modo a sopperire alla prossima chiusura della palestra di roccia coperta del Palavela, in fase di ristrutturazione per i giochi olimpici del 2006. La “storica” palestra torinese al coperta e’ stata la prima in Italia ed ha consentito a molti appassionati di affrontare il primo impatto con la roccia.
Anno 2002
Un Pinocchio, scolpito nel legno, da guinnes dei primati, e’ stata la mascotte della della Fiera di San Martino” a Viu’ (TO), dal 6 al 10 novembre. La scultura del famoso burattino e’ stata realizzata dall’artigiano del legno Silvano Rocchietti della frazione Oldri’ di Viu’. Il pinocchio del Geppetto valligiano e’ realizzato con un unico tronco di pioppo antico proveniente da Nole C.se (TO). Alto 6 metri e 54 centimetri e’ un burattino che, rispetto all’originale di Collodi, porta sulle spalle una cartella in legno a simboleggiare la passata scolastica abitudine dei montanari.
Oltre 300 persone hanno partecipato, sabato 21 settembre, all’inaugurazione della ricostruita cappella al Colle della Cialmetta ubicata tra Mezzenile e Viù. A tempo di record, grazie al lavoro degli alpini dei gruppi Ana di Mezzenile, Pugnetto, Traves, Viu’, in soli due anni la cappella di San Michele Arcangelo è tornata a “rivivere” con l’aggiunta anche di due piccoli ricoveri di emergenza. Infatti, in passato, il colle della Cialmetta, costitui’ un frequentato passaggio di uomini, merci e animali tra la Val di Viù e il resto delle Valli di Lanzo. Proprio per non abbandonare e non dimenticare un luogo ricco di storia e di ricordi, nel 1999, dopo ben 45 anni dall’ultima festa (1954) si tenne un incontro durante il quale, per iniziativa della Società Storica delle Valli di Lanzo si lancio’ la proposta della ristrutturazione. Essa è stata possibile grazie ai contributi di Regione Piemonte, Comuni di Mezzenile, Traves, Viù, Enel ma soprattutto grazie al faticoso lavoro degli alpini che hanno volontariamente messo a disposizione il loro tempo, la loro forza ed il loro caparbio lavoro. Tutto cio’ ha reso possibile e realizzabile la cerimonia ufficiale dell’inaugurazione della cappella ritornata al suo antico splendore. In presenza di autorita’ e rappresentanti delle varie associazioni, dopo i discorsi di rito e la santa Messa, e’ stato servito un tipico pranzo a base di “bruera di patate”, toma di Lanzo, salamini, torcetti e vino, preparato e curato sempre dagli instancabili alpini che hanno fornito anche l’accompagnamento musicale.
Una splendida giornata di sole estivo ha fatto da cornice alla tradizionale Festa di San Bartolomeo, domenica 7 luglio, alla Borgata Asciutti di Viu’. Numerosissime le persone presenti che hanno potuto trascorrere ore molto piacevoli allietate da un’ottima polentata con un sottofondo di musiche e danze franco-provenzali. La buona organizzazione dell’evento non ha neppure trascurato la malaugurata ipotesi di un acquazzone attrezzandosi con un telone. Il ricavato della festa, cosi’ come negli scorsi anni, servira’ a proseguire il restauro della cappella dedicata appunto a San Bartolomeo: la scrostatura dell’intonaco esterno, sulla facciata, ha rivelato un certosino lavoro in pietra che verra’ recuperato, rendendolo nuovamente visibile, grazie ai lavori di ristrutturazione. In questo modo in poco tempo la piccola chiesetta degli Asciutti tornera’ nuovamente ad essere un piccolo gioiello incastonato fra i verdi pascoli alpini.
“Ai Tornetti in punta di piedi” è il titolo di un libro pubblicato lo scorso mese di luglio, che permette di conoscere l’”amena conca della frazione Tornetti di Viù in Val di Lanzo. Scritto da Toni Farina il volume si avvale dei contributi specialistici di Claudio Santacroce “i Tornetti di un tempo”, Aldo Chiariglione “flora e fauna”, Anna Maria Fornelli “geologia”, Paola Pallo per “arrampicata sportiva”. La pubblicazione “tocca” e tratta ogni possibile aspetto ed approccio della vallata dei Tornetti, ampia ed aperta al sole: dagli itinerari escursionistici, alle traversate a piedi, dai percorsi in mountain bike all’arrampicata sportiva nella falesia delle Balme, dallo sci alpinismo allo sci da fondo escursionistico. A corredare i testi e dare quindi un’idea della bellezza del posto sono inserite, nel libro, bellissime fotografie a colori che illustrano al meglio anche gli itinerari “in punta di piedi”e inquadrano la frazione nel suo maestoso contesto ad anfiteatro. Toni Farina “Ai Tornetti in punta di piedi” Garbolino Editore. Euro 22,00.
Anno 2001
Nell’agosto 2001 l’Associazione Amici dei Tornetti ha compiuto trent’anni. L’Associazione si occupa di organizzare manifestazione e iniziative durante il periodo estivo per i villeggianti dei Tornetti.

giovedì 7 giugno 2018

Trovato morto cercatore di funghi a Pinasca (TO)


PINASCA (TO) - Intorno alle ore 10 di questa mattina una squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS Piemonte) ha trovato la salma di B. A., cercatore di funghi di 78 anni disperso dalla giornata di domenica 3 giugno scorso. Dopo che nella tarda mattinata di ieri era stata trovata la sua automobile parcheggiata in località Serre Marchetto, Comune di Pinasca (To), erano state avviate le ricerche in una zona impervia caratterizzata da fitti boschi, salti rocciosi e valloni scoscesi. In serata anche a causa dei forti temporali in zona le operazioni erano state interrotte per non compromettere l’incolumità dei soccorritori. Questa mattina le condizioni atmosferiche hanno consentito la riapertura delle ricerche che hanno dato esito positivo a una quota di 1090 metri circa sulle pendici del Cucetto. La squadra che ha effettuato il ritrovamento era stata dislocata lungo una gola al fondo della quale è stato rinvenuto il corpo, deceduto probabilmente in seguito ai traumi procurati precipitando dai pendii soprastanti. Le operazioni di recupero dell’uomo, rese particolarmente complicate dal terreno impervio sono state effettuate con l’utilizzo dell’elicottero dei Vigili del Fuoco. Hanno partecipato alle operazioni anche Croce Rossa Italiana e Anti Incendi Boschivi. 

marinella fugazza

venerdì 13 aprile 2018

"HO FATTO NASCERE GLI ANIMALI" DOMANI AI CAFFE' CULTURALI A VIU'



VIU' (TO) - "Ho fatto nascere gli animali. Diario di un veterinario", opera di Silvio Marengo pubblicata da Astegiano Editore è il titolo del libro che sarà presentato domani 14 aprile alle 17,30 ai Caffè Culturali di Viù. Questo libro vuole essere un insieme di racconti sul tema della nascita degli animali, non solo dal punto di vista scientifico, ma soprattutto dal punto di vista di chi ha praticato questo tipo di lavoro. La vita di un veterinario, i suoi aneddoti, le sue piccole e grandi avventure lungo i ritmi quieti, ma al tempo stesso vivaci, della campagna e della natura, lontano dalle città dove tutto è caotico e chiassoso, lontana al punto che anche la nascita degli animali assume qualcosa di magico e ancestrale. 
Questi i temi raccontati da  Silvio Marengo, grazie ad un piccolo gruppo di “volontari culturali” ed all’appoggio del Comune di Viù e della Pro Loco presso lo storico Caffè Rocciamelone. Introdurrà l’assessore di Viù Alberto Guerci ed intervisteranno l’autore i ricercatori storici e scrittori Milo Julini ed Alessandro Mella. 

marinella fugazza

sabato 10 marzo 2018

Esercitazione su valanga al Sestriere


Sestriere, 10 marzo 2018

SESTRIERE (TO) - Gli operatori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS Piemonte) hanno partecipato questa mattina a “Chaberton 2018” una simulazione di valanga organizzata dalle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano nel territorio del Comune di Sestriere (TO) alla presenza del Ministro della Difesa Roberta Pinotti. 

Si è trattato di un’esercitazione inserita all’interno dei CaSTA 2018, i campionati di sci delle Truppe Alpine, che prevedeva uno scenario di intervento su una slavina di grandi dimensioni, situazione riconducibile all’emergenza neve che ha colpito l’Italia centrale lo scorso inverno. Nella simulazione è stato immaginato il travolgimento di persone e abitazioni con la necessità di accedere sul luogo dell’incidente, individuare i feriti, stabilizzarli e procedere alla loro evacuazione. Il personale del CNSAS Piemonte e militare è stato condotto sul posto dai cingolati utilizzando la tecnica dello skioring, cioè trainati dietro i mezzi con una corda. In seguito sono intervenute le Unità Cinofile da Valanga del CNSAS Piemonte e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza che hanno individuato i figuranti nascosti sotto la neve. Dopo le operazioni di scavo, le squadre hanno proceduto con la stabilizzazione delle vittime utilizzando dispositivi sanitari e le hanno trasferite su speciali barelle in grado di scivolare sulla neve trainate da operatori in sci e in motoslitta. A causa delle condizioni meteorologiche avverse, non è stato possibile l’utilizzo degli elicotteri dell’Esercito, ma ha offerto uno scenario operativo estremamente realistico. 

«Professionalità diverse e integrabili per assicurare capacità d’intervento tempestivo in caso di emergenza. Un vero esempio di “sistema Paese”, dove la Difesa contribuisce in maniera importante con le proprie eccellenze (donne e uomini) formate da costante addestramento» così ha commentato il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, assistendo all’esercitazione “Chaberton 2018”. 

«Per il nostro Corpo - ha aggiunto Luca Giaj Arcota, presidente del CNSAS Piemonte - è un’occasione straordinaria di confronto con le Forze Armate. Ogni opportunità è benvenuta per migliorare assetti tecnici e di operatività. Come abbiamo saputo dimostrare durante l’emergenza neve in Centro Italia lo scorso inverno, la collaborazione tra enti e corpi si dimostra sempre più importante in occasione di calamità naturali. Questo di oggi è un passo in avanti per dare una risposta efficiente ed efficace in caso di grandi emergenze». 

marinella fugazza

giovedì 8 marzo 2018

"LO SCUDETTO REVOCATO" DI SERGIO DONNA AI CAFFE' CULTURALI A VIù


VIU’ (TO) – Il romanzo di Sergio Donna, “Lo scudetto revocato” sarà presentato a Viù presso il Caffè Rocciamelone nell’ambito dei “Caffè Culturali” sabato 10 marzo alle ore 17,30. Questi i temi che riempiono le pagine del romanzo che sarà presentato sabato 10 marzo alle 17.30 ai Caffè Culturali Viù. Ecco come l’autore sintetizza la sua storia: “Tra il 1926 e il 1928 si snoda la tenera storia d’amore tra un laureando in Ingegneria del Politecnico di Torino, Francesco Gaudioso (di origini siracusane) ed una giovane biondina trevigiana, Edvige Gardin, impiegata alla Snia Viscosa.
Entrambi si sono trasferiti a Torino: Francesco per motivi di studio; Edvige perchè la sua famiglia ha lasciato il Veneto per cercare fortuna in Piemonte. Quell’amore s’intreccia con la crescente passione della coppia per una squadra di calcio, il Torino FC, capace di conquistare due scudetti consecutivi e di mandare in visibilio i tifosi granata sugli spalti del Filadelfia con il “Trio delle Meraviglie” di Libonatti, Rossetti e Baloncieri.
Le vite di personaggi di fantasia si intersecano nel romanzo con quelle di reali personaggi storici, dando vita ad un racconto avvincente e sempre in bilico tra storia reale e verosimiglianza narrativa.
Per un presunto illecito sportivo, il tricolore conquistato dal Torino nel Campionato di Calcio 1926-1927 viene scucito dalle maglie granata, con una sentenza emessa dalla FIGC nella Casa del Fascio di Bologna nel novembre 1927. Il giudizio viene emesso a porte chiuse (in base ad un processo sommario, basato su opinabili indizi e senza lo straccio di una prova provata). Il Direttorio Federale è presieduto da Leandro Arpinati, podestà di Bologna, Vice Segretario del Partito Nazionale Fascista, e sfegatato tifoso della forte squadra feslinea, rivale del Torino.
Francesco, convocato come testimone oculare di un presunto scambio di una bustarella tra un dirigente del Torino e il forte terzino della Juventus Luigi Allemandi, rischia grosso in questa vicenda, ma alla fine ne uscirà senza gravi conseguenze”.
Questi i temi che riempiono le pagine del romanzo nell’iniziativa che si tiene da tempo nel comune della Val di Viù, grazie ad un piccolo gruppo di “volontari culturali” ed all’appoggio del Comune di Viù e della Pro Loco di Viù. Concorre, a questa presentazione, anche l’Associazione Monginevro Cultura di Torino. Introdurrà l’assessore di Viù Alberto Guerci ed intervisteranno l’autore i ricercatori storici e scrittori Milo Julini ed Alessandro Mella.

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domenica 4 marzo 2018

Oggi tre valanghe in Piemonte


TORINO  - Nella giornata di oggi 3 valanghe hanno richiesto l’intervento dei tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS Piemonte) per operazioni di estrazione di persone ferite e bonifica. 

In mattinata nel Vallone di Otro, comune di Alagna Valsesia (VC), 3 sciatori sono stati coinvolti da una slavina durante una discesa in fuoripista. L’allarme è stato lanciato da un testimone che ha assistito all’incidente, ma quando è sopraggiunta l’eliambulanza del 118 di base a Borgo Sesia (VC) i 3 sciatori erano riusciti a estrarsi autonomamente dalla massa nevosa e sono scesi a valle senza identificarsi. I tecnici del CNSAS Piemonte hanno dapprima bonificato la valanga con l’utilizzo dell’ARTVA (Apparecchio per la Ricerca del Travolto da Valanga), e in seguito intervistato il testimone valutando che non vi erano altre persone coinvolte. 

Successivamente, intorno alle ore 11 due volontari del CNSAS Piemonte hanno lanciato l’allarme per una valanga che aveva travolto una decina di scialpinisti lungo l’itinerario che conduce alla Cima della Piovosa in Val Maria (CN). Si trovavano in loco e avevano assistito all’incidente. Per fortuna la massa nevosa era di piccole dimensioni e di neve incoerente per cui un solo scialpinista sepolto è stato estratto illeso dai propri compagni di sventura che nel frattempo erano riusciti a liberarsi autonomamente dalla neve. Una squadra di tecnici li ha in seguito riaccompagnati a valle. 

L’incidente più grave è accaduto intorno alle ore 14 nei pressi del comprensorio sciistico di Pian Benot, nel Comune di Usseglio (TO) dove uno sciatore e uno snowboarder sono stati travolti da una valanga durante la discesa di un canale in fuoripista. L’intervento della squadra del CNSAS Piemonte è stata immediata poiché i tecnici erano già in loco. Lo snowboarder è riuscito a uscire autonomamente dalla massa nevosa, mentre la localizzazione e l’estrazione dello sciatore sono avvenuti rapidamente poiché spuntava dalla neve un suo sci. Tuttavia le condizioni del travolto sono subito apparse gravi, i tecnici hanno immediatamente avviato le procedure di rianimazione. Nel frattempo è arrivata in loco l’eliambulanza di base a Torino la cui equipe medica ha preso in carico il ferito, torinese di 36 anni, e lo ha condotto all’ospedale CTO di Torino. 

Infine, in chiusura di giornata, uno snowboarder è deceduto precipitando da un salto di roccia durante una discesa in fuoripista a San Domenico di Varzo (VB). L’eliambulanza del 118 di base a Borgo Sesia ha recuperato la salma consegnandola alle autorità. 

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giovedì 1 febbraio 2018

IL GIALLO "RECITANDO SHAKESPEARE" AI CAFFE' CULTURALI DI VIU'

VIU’ (TO) - Due oscuri fatti di sangue avvenuti fra Torino e Moncalieri a trecento anni l’uno dall’altro sono misteriosamente legati fra loro dalle relazioni sommerse, e a volte irreali, tra i protagonisti delle vicende. Una magnifica e vetusta casa è al centro delle storie che si intrecciano nei secoli. Nel libro di Franca Rizzi Martini, “Recitando Shakespeare” (Neos Edizioni), lo sviluppo del caso poliziesco si alterna al racconto storico in un susseguirsi di invenzioni letterarie e ricostruzioni storiche, di antichi misteri alchemici e di rappresentazione della quotidianità, sul filo conduttore della poesia shakespeariana. Il romanzo, che per un disguido non ha potuto essere illustrato a dicembre, sarà presentato ai Caffè Culturali Viù sabato 3 febbraio alle ore 17,30. Introdurrà l’assessore di Viù  Alberto Guerci ed intervisteranno l’autrice i ricercatori storici e scrittori Milo Julini e Alessandro Mella. Narrativa, giallo storico, storia e fantasia creativa, faranno da atmosfera al Caffè Rocciamelone di Viù in piazza XXIV maggio.

sabato 13 gennaio 2018

MUSEOMONTAGNA NUOVI VERTICI AL MONTE DEI CAPPUCCINI

TORINO - Grandi cambiamenti in questo 2018 al Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi" di Torino. Dopo 40 anni, il direttore Aldo Audisio lascia e viene sostituito da Daniela Berta, laureata in Storia dell’arte con studi a indirizzo museologico, curatrice del Museo Civico Alpino "Arnaldo Tazzetti" di Usseglio (TO) e tra gli ideatori del Museo diffuso di arte sacra della Valle di Viù. Berta assumerà la direzione tra fine marzo e la prima metà di aprile, affiancata dal vicedirettore Marco Ribetti. Presidente sara' Valentino Castellani.
Tutte le novità sul comunicato del Cai Torino:
https://www.caitorino.it/news/2018/01/12/2018-un-anno-di-novita-al-museomontagna/

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giovedì 4 gennaio 2018

"IMI-I SOLDATI CHE DISSERO NO" Ai Caffè Culturali di Viù


VIU’ (TO) – “Imi – i soldati che dissero no. Le vicende di Antonio Viviani internato militare italiano” è il libro scritto da Ida Viviani (figlia di Antonio) che sarà presentato sabato 6 gennaio alle ore 17 a Viù al Caffè Rocciamelone nell’ambito della rassegna dei Caffè Culturali. Il libro illustra un affresco corale di un’epoca, dall'armistizio dell'8 settembre ai campi di prigionia, attraversando l'Europa sui convogli dei deportati, fino al ritorno a casa. Al centro, le vicende di Imi (Internati Militari Italiani), ragazzi arruolati nell'esercito regio che dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si trovarono allo sbando, di fronte alle truppe tedesche che fino a un secondo prima erano loro alleate. Molti, di fronte alla proposta di entrare nell'esercito nero della Repubblica di Salò, scelsero piuttosto la deportazione in Germania, dove il Reich aveva bisogno di schiavi per alimentare la propria enorme macchina industriale. Oltre 600mila italiani vennero catturati e mandati a migliaia di km da casa, e decine di migliaia fra loro morirono per denutrizione, maltrattamenti e azioni di rappresaglia. L’interessante libro di Ida Viviani parte da una situazione individuale per descrivere e farci conoscere una tragedia nazionale. Interverrano, oltre all’autrice, Alberto Guerci assessore alla cultura del comune, e gli storici Milo Julini e Alessandro Mella.

Ida Viviani, “I soldati che dissero no. Le vicende di Antonio Viviani internato militare italiano”, pag. 184, Neos edizioni, 2017, Euro 17,00

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