Anno 2011
Il giorno 8 ottobre
2011 all'eta' di 74 anni ci ha lasciato Maria Durando, "Maria" per
tutti. Figura centrale nel panorama della frazione Tornetti. sempre
disponibile e pronta a venire incontro alle esigenze di tutti. Anche se
durante l'estate "migrava" alla "Giurana", appena sopra i Tornetti, non
faceva mai mancare la sua presenza anche all'organizzazione della
tradizionale festa dell'Assunta.
LUNEDI’ 4 APRILE 2011
– LUCIANA LITTIZZETTO GIRA UNO SPOT AI TORNETTI – A fare la
differenza rispetto a tante altre location sono state le Rocca Moross
una delle piu’ interessanti e pittoresche creste spartiacque delle Valli
di Lanzo, posta tra la Val di Viù e la Val d’Ala. Una cresta rocciosa
dallo sviluppo lineare di circa due chilometri e mezzo il cui profilo
assomiglia alle catene alpine olomitiche. I pubblicitari hanno scelto
Viù – e in modo particolare la zona dei Tornetti – per girare lo spot
che vedremo in televisione, di una nota marca della grossa
distribuzione. La troupe è salita in valle, facendo un’improvvisata
anche allo stesso sindaco, Daniela Majrano che, seppure fosse stata non
soltanto avvisata, ma anche incaricata di procurare ai visitatori un
contatto con allevatori e artigiani in grado di fornire animali e
scenografie per ambientare lo spot, è stata colta anche lei di sorpresa
di fronte all’arrivo non preannunciato del cast al completo. «Questi
signori avevano già fatto mesi fa diversi giri di ricognizione e gli era
piaciuta la catena dei Roc Moross che, ci avevano detto, aveva un
aspetto vagamente dolomitico. Si sono quindi informati sul tipo di
viabilità e sull’effettiva possibilità di raggiungere la località che
avrebbe avuto come sfondo questa catena di montagne». Lunedì una lunga
serie di camioncini e carrelli hanno quindi raggiunto la località dei
Tornetti compresa tra l’azienda agricola “Il Runch” e quella dei
fratelli Dardino. Lì, Luciana Littizzetto ha dato il meglio di sé
ispirata anche da quell’angolo delle Valli di Lanzo che si è guadagnato
il posto d’onore nella scelta dei pubblicitari. «Ci hanno ringraziato
della disponibilità, del resto, quale comune non avrebbe fatto tutto il
possibile per ospitare un evento del genere? In fondo ci sarà la nostra
firma sullo spot televisivo e, guardandolo, tutti noi potremo
riconoscere le nostre montagne. E poi un personaggio come Luciana
Littizzetto non può che portarci bene no? – dice simpaticamente Daniela
Majrano che prosegue – battute a parte, la troupe è stata molto contenta
di come si sono svolte le cose, della tranquillità con la quale hanno
potuto lavorare. Ci era stata raccomandata massima discrezione e tutto è
andato come volevano loro».
Anno 2010
Rifatto il tetto
della Cappella della frazione Cramoletti Superiore grazie all’impegno e
al contributo dei frazionisti.
VIU’
– Tradizionale appuntamento sabato 24 settembre al Colle della
Cialmetta per la “festa di San Michele”. Nella ristrutturata struttura
del Colle una grande e positiva novita': gli Alpini di Traves, Pugnetto,
Mezzenile e Viu’, non paghi per l’enorme lavoro di ristrutturazione
della cappella, da quest’anno hanno realizzato anche un conduttura di
acqua. Oltre 3 chilometri di scavo eseguito a mano, senza impatto
ambientale, che ha permesso di realizzare la fontana.
TORNETTI
DI VIU’ – Un alpeggio seriamente danneggiato ed una stalla
completamente distrutta e’ il bilancio di una frana di roccia di oltre
250 metri cubi che ha interessato le Rocce di Mouruss nel Vallone dei
Tornetti sopra a Viu’. Nei giorni il 19 e 20 marzo l’evento franoso
verificatosi di notte ha danneggiato l’alpeggio detto “Alpe del Barone” a
circa 1700 metri di quota. Fortunatamente, visto il periodo, era
completamente disabitato. La frana, che si presenta evidente lungo la
parete della parte piu’ alta delle Rocce di Mouruss si e’ staccata quasi
dalla cima e dopo essere precipitata per oltre cento metri la roccia si
e’ frammentata in diversi blocchi che hanno dapprima distrutto una
stalla e l’abbeveratoio e nella folle discesa verso valle un blocco ha
centrato in pieno l’abitazione dell’alpeggio. Infatti quasi centralmente
all’edificio il blocco ha distrutto il tetto di copertura e si e’
fermato in centro alla stanza. Le uniche cose rimaste utilizzabili sono
una stalla posta da un lato e un forno camino posto sul lato opposto. La
frana ha lasciato dei profondi solchi sul terreno segno di una violenza
e potenza notevole. Le rocce di Mouruss, con le caratteristiche pareti
verticali solcate da canaloni formano un bellissima cresta a somiglianza
delle pareti dolomitiche.
Anni 2007-2008-2009
-Nevicata record a cavallo del 2008-2009,
disagi, danni, ma anche un aiuto alle sorgenti.Ovviamente “manna” per
gli appassionati di sci alpinismo e ciaspole.
–
Una vecchia portantina ritrovata lo scorso anno in un fienile e’ stata
restaurata grazie all’interessamento di un socio “milanese”
dell’Associazione Amici dei Tornetti”, che gratuitamente e tramite
l’aiuto di conoscenti ha provveduto a rendere nuovamente visibile questo
strumento. Portantina: sorta di sedia o cabina fissata a lunghe stanghe
e portata da uomini, che si usava un tempo per brevi tragitti; questo
recita al punto 1 il dizionario Garzanti della Lingua Italiana. Un uso
costante della portantina e’ da ricercarsi nella nascita e sviluppo
della “villeggiatura” che con l’inizio del XIX° secolo, ebbe ampia
diffusione nelle Valli di Lanzo e fu soprattutto Viu’ e la sua frazione
Tornetti furono le prime ad essere interessata a questo nuovo tipo di
sviluppo economico e successivamente anche culturale. Raggiungere i
Tornetti da Torino rappresentava una sorta di vero e proprio viaggio, la
strada da Torino a Lanzo venne costruita nel 1820 e a Viu’ giunse nel
1842. Le frazioni fino alla meta’ del XX° secolo erano ancora
raggiungibili solo a piedi. Una villeggiatura elitaria fatta di
imprenditori, nobili, professionisti che per oltre tre mesi si
ritemprava nella verde conca dei Tornetti. Da Viu’ per raggiungere la
frazione i “signori” usufruivano del trasporto su muli oppure, appunto,
su portantina. A livello locale la portantina poteva essere usata per il
trasporto di eventuali malati, infermi o in casi di infortunio
–
Tra le molte iniziative di quest’estate appena trascorsa nella frazione
Tornetti di Viu’, non puo’ certo passare inosservato il lavoro di
ristrutturazione radicale del lavatoio della centrale piazza del
“Fornichet”. Grazie alla paziente opera di un artigiano locale il
lavatoio e’ ora completamente rivestito di pietra naturale ed e’ in
bella mostra. Infatti oltre alla sua indubbia utilita’, anche l’occhio
vuole la sua parte e quindi, abbandonato il vecchio stile “cementato”,
il rivestimento nuovo si inserisce perfettamente nel contesto della
frazione. D alcuni anni si cerca di rimediare ai danni passati e dopo
che due anni fa l’intera mulattiera dal piazzale al centro della
frazione venne completamente rifatta, ora anche il lavatoio riacquista
l’antico splendore.
– Singolare lavoro di scultura alla
frazione Tornetti di Viu’ eseguito da Melchiorre Chiantor. Durante
l’inverno passato ha pensato di rendere nuovamente utile le radici di
una vecchia pianta. Con un lavoro certosino e faticoso ha trasportato il
tutto nel salone del suo ex albergo e ha riattato la grossa radice per
poter essere usata in molti modi, da portavasi ad oggetto ornamentale,
nella foto si vede appesa una pentola in rame,insomma secondo necessita’
e fantasia. Sul lato sinistro della foto un particolare della radice e’
stato intagliato a forma di aquila. Per poter spostare il pesante
oggetto e’ stato realizzato un piccolo carrellinocon ruote fissato su
quel che rimane del tronco. Le radici infatti da sempre verso il basso
questa volta guardano verso l’alto.
Anno 2006
TORNETTI DI VIU’ – Sono continuati
purtroppo in questo anno numerosi atti vandalici ai danni di abitazioni
presenti in zona. Se nel dicembre 2005 erano state colpite le case
isolate, nel dicembre del 2006 sono state prese di mira alcune
abitazioni della frazione. Difficile definire queste azioni come furti o
tentativi di furto, in quanto pare proprio un pesante atto vandalico
che non la reale necessita’ di rubare qualcosa.
ANNO 2005
VIU’ – Tradizionale appuntamento sabato
24 settembre al Colle della Cialmetta per la “festa di San Michele”.
Nella ristrutturata struttura del Colle una grande e positiva novita':
gli Alpini di Traves, Pugnetto, Mezzenile e Viu’, non paghi per l’enorme
lavoro di ristrutturazione della cappella, da quest’anno hanno
realizzato anche un conduttura di acqua. Oltre 3 chilometri di scavo
eseguito a mano, senza impatto ambientale, che ha permesso di realizzare
la fontana.
TORNETTI DI VIU’ – Un alpeggio seriamente
danneggiato ed una stalla completamente distrutta e’ il bilancio di una
frana di roccia di oltre 250 metri cubi che ha interessato le Rocce di
Mouruss nel Vallone dei Tornetti sopra a Viu’. Nei giorni il 19 e 20
marzo l’evento franoso verificatosi di notte ha danneggiato l’alpeggio
detto “Alpe del Barone” a circa 1700 metri di quota. Fortunatamente,
visto il periodo, era completamente disabitato. La frana, che si
presenta evidente lungo la parete della parte piu’ alta delle Rocce di
Mouruss si e’ staccata quasi dalla cima e dopo essere precipitata per
oltre cento metri la roccia si e’ frammentata in diversi blocchi che
hanno dapprima distrutto una stalla e l’abbeveratoio e nella folle
discesa verso valle un blocco ha centrato in pieno l’abitazione
dell’alpeggio. Infatti quasi centralmente all’edificio il blocco ha
distrutto il tetto di copertura e si e’ fermato in centro alla stanza.
Le uniche cose rimaste utilizzabili sono una stalla posta da un lato e
un forno camino posto sul lato opposto. La frana ha lasciato dei
profondi solchi sul terreno segno di una violenza e potenza notevole. Le
rocce di Mouruss, con le caratteristiche pareti verticali solcate da
canaloni formano un bellissima cresta a somiglianza delle pareti
dolomitiche.
Anno 2003
MEZZENILE – VIU’ – Un folto numero di
persone e una splendida giornata di sole hanno reso nuovamente piacevole
l’appuntamento annuale al Colle della Cialmetta, sabato 20 settembre,
in occasione della festa in onore di San Michele. Come sempre l’ottima
organizzazione degli Alpini ha permesso di trascorrere la giornata sui
1300 metri del valico che mette in comunicazione Viu’ con il resto delle
Valli di Lanzo, oltre alla presenza dei sindaci di Mezzenile e Viu’.
Dopo la messa e’ stata scoperta una targa ricordo per i gruppi Ana
locali, per l’impegno e l’enorme lavoro svolto da questi alpini nel
ricostruire e rendere nuovamente agibile la cappella del colle con gli
annessi due locali che possono essere sfruttati come ricoveri
d’emergenza in caso di maltempo. Il colle della Cialmetta, (dominato
dalla vetta delll’Uja di Calcante, ottimo punto panoramico per ammirare
le Valli e la pianura torinese) che si raggiunge a piedi da diversi
itinerari da Viu’ e Mezzenile, per secoli e’ stato un crocevia
importante per le comunicazione delle valli. Questa festa annuale ha
proprio lo scopo di ritrovarsi almeno per un giorno.
TORNETTI –
Taglio del nastro sabato 2 agosto alla frazione Tornetti di Viu’ per
l’inaugurazione ufficiale della mulattiera che dal parcheggio porta nel
centro della frazione alla piazza del “Furmiche’”. L’Associazione “Amici
dei Tornetti” con il supporto del Comune di Viu’, hanno finanziato
l’acquisto del materiale. Lla realizzazione e’ stata eseguita per opera
di volontari della frazione e non. Un’opera riuscita con una nuova
sistemazione in pietra che rende piu’ comodo l’accesso al cuore della
frazione dalla “porta principale”.
TORINO – La montagna è
paesaggio, sia esso naturale o modificato da generazioni di operosi
montanari. Il paesaggio è patrimonio della collettività, testimonianza
della storia di una comunità. L’interrogativo è: “Come valorizzare
questa risorsa con l’obiettivo dello sviluppo socio economico
sostenibile dei territori montani?”. Per cercare di dare una prima,
concreta risposta a questo interrogativo, si e’ tenuto un convegno nelle
settimane scorse, organizzato dalla Regione Piemonte, presso il Centro
Incontri di Corso Stati Uniti 23, al quale hanno partecipato oltre 400
tra architetti, ingegneri, geometri, tecnici comunali ed amministratori
locali piemontesi. Ad introdurre i lavori, l’Assessore regionale alla
montagna e beni ambientali, Roberto Vaglio che – ha sottolineato – “Le
scelte che caratterizzano l’architettura sono essenziali per lo sviluppo
dell’ambiente in cui vengono realizzate e per questo spesso risultano
controverse. In Piemonte sono numerose le testimonianze di architettura
alpina di elevata qualità. Trovare delle risposte è quanto mai urgente
per la nostra Regione che sta investendo molte risorse nel settore
turistico e che nei prossimi anni sarà teatro di importanti eventi
internazionali, in primis le Olimpiadi del 2006, il cui successo
dipenderà in larga misura dalle sensibilità e dall’attenzione che
sapremo dimostrare a questi temi. Il convegno si pone proprio
l’obiettivo di approfondire gli scenari attuali con il contributo di
tutti i soggetti interessati – a partire dal Politecnico di Torino, ai
professionisti, agli amministratori pubblici – di illustrare alcune
proposte e di individuare, anche attraverso il confronto con esperienze
di altre regioni alpine, alcune soluzioni possibili”. Su modo in cui
l’architettura possa essere occasione per coniugare le esigenze di
sviluppo e di valorizzazione del territorio sono intervenuti Roberto
Gambino, Professore Ordinario di Urbanistica del Politecnico di Torino, e
gli Architetti Thomas Demetz , dell’Ufficio coordinamento territoriale
della Provincia Autonoma di Bolzano e Marco Büchler della Sezione
pianificazione urbanistica dell’Amministrazione del Cantone Ticino, i
quali hanno illustrato realtà e tendenze del loro territorio. Durante il
convegno, l’Arch. Franco Ferrero, direttore dell’Urbanistica della
Regione Piemonte e l’Arch. Margherita Bianco, dirigente del Settore
Gestione Beni ambientali, hanno poi presentato il manuale di “Criteri e
indirizzi per la tutela del paesaggio .Infine, l’Architetto Cristiana
Sertorio Lombardi, membro della Commissione per la Tutela e la
valorizzazione dei Beni culturali ed ambientali, ha presentato
ufficialmente il primo concorso regionale riservato ai professionisti –
architetti, ingegneri e geometri – che hanno operato in Piemonte nella
realizzazione di opere di architettura montana completate tra il 1°
gennaio 1995 e il 31 dicembre 2002, la cui premiazione avverrà ad
ottobre in occasione del prossimo Salone Europeo della Montagna, in
premio un contributo di 2.500 Euro. Info al sito della Regione:
Ambientali della Regione Piemonte al seguente indirizzo:
www.regione.piemonte.it/montagna/.
TORINO– Ricordare gli
antichi mestieri delle valli alpine prima che sia troppo tardi, anche se
purtroppo per molto cose e’ ormai “troppo tardi” e renderli fruibili e
comprensibili a quanti hanno dimenticato e ai molti che non hanno mai
conosciuto la tradizione alpina. Nasce anche con questi scopi
l’Associazione “Video Archivio Mestieri della Montagna” o piu’
brevemente “VAMM”. Nelle scorse settimane alla sede della Provincia e’
stata ufficialmente presentata. Costituita da tre soci: le province di
Torino e di Trento e l’Associazione Arealpina, il Vamm ha come scopo il
reperimento, l’archiviazione e la diffusione di meteriali video
(esistenti o da realizzare ex novo) relativi alle piu’ disparate
lavorazioni artigianali tradizionali delle aree alpine europee. Sono in
corso contatti per allargare l’associazione a nuove province con
l’intento di avviare un’estensione che preveda il raggiungimento di
tutto l’arco alpino ed appenninico e i versanti d’oltralpe. Con questo
tipo di iniziativa potrebbe aprirsi verso una cultura europea della
montagna, vero, grande traguardo finale dell’operazione. “Quello della
montagna dice l’assessore alla cultura della Provincia Valter Giuliano –
e’ un mondo delicato sotto molti punti di vista: in particolare le sue
espressioni culturali, variegate ed originali, sono messe in pericolo da
quelle dominanti della pianura e soprattutto delle citta’. non si puo’
permettere, quindi, che vengano dimenticate e irrimediabilmente perdute
tecniche di lavorazione che hanno perdurato per secoli per la sola
ragione che non sono tecnologicamente avanzate, economicamente
compatibili e culturalmente omologate”. Un passo importante che non deve
rimanere sulla carta. Gli ecomusei che in questi anni si stanno creando
devono rispecchiare anche questa filosofia interattiva. Per molti
anziani vedere un oggetto in mostra puo’ rievocare ricordi tramandati
dalla fanciullezza, per la maggior parte dei visitatori non significa
nulla. Per questo occorre, anche a costo di ritrovare “lassu’ gli
Ultimi” (parafrasando il titolo di un famoso libro) che abbiano la
voglia di rinverdire mestieri lontani. Un museo in questa era
tecnologica fatta di immagini non deve essere statico, ma dinamico, deve
essere inserito in un contesto video che ne illustri la funzione.
Antichi mestieri alpini, molti dei quali quasi scomparsi: chiodatoli,
serraioli, battipietra, l’arte di piazzare le coperture dei tetti in
pietra (losa), la realizzazione dei “campanacci” sfoggiati con orgoglio
nella transumanza e mille altre cose. Ora si tentera’ di recuperare
tutto questo ed e’ sicuramente positivo. La “freddezza” dello schermo
non riuscira’ putroppo a restituire la cultura, l’aggregazione, il senso
di comunita’ e la fatica di queste popolazioni perdute nell’oblio.
TORINO
– I sentieri del Piemonte sono un patrimonio naturalistico che, con il
ritorno di valori quali il recupero dell’ identita’ culturale di un
territorio, merita di essere protetto e potenziato. Messi in fila questo
intreccio di sentieri e mulattiere formerebbero un filo lungo 20 mila
chilometri. Piste, stradine e mulattiere, che per secoli sono state l’
unica garanzia di comunicazione per chi viveva in montagna, oggi sono
infrastrutture indispensabili tanto per la fruizione turistica delle
vallate alpine quanto per la manutenzione dell’ ambiente. La giunta
regionale sta destinando notevoli risorse sullo sviluppo dell’
escursionismo, e, in questo ambito, a dicembre ha approvato un nuovo
modello di segnaletica, unificandola a livello piemontese e
avvicinandola alla simbologia nazionale adottata dal Club Alpino
Italiano nel 1999. Funzionalita’, chiarezza, semplicita’ e immediatezza
hanno accompagnato la stesura del progetto: concetti essenziali, per
evitare di confondere il gitante e di far perdere tempo prezioso agli
addetti ai lavori. La nuova segnaletica e’ di due tipi: la VERTICALE (la
principale), con frecce e cartelli fissati ad appositi sostegni
piantati nel terreno, e la ORIZZONTALE (secondaria o intermedia),
posizionata al suolo. La prima e’ articolata in dieci tipi di ”tabelle”
di grandezza e di colore variabile: tabellone di insieme (vi sono tutti
gli itinerari della zona, con cenni storici, geografici e ambientali),
tabella segnavia (con direzione e tempo indicativo), tabella segnavia
per itinerari di lunga percorrenza, tabella di localita’ (con il nome
del posto in cui ci si trova), tabella ”rispetta la natura – segui il
sentiero” (in prossimita’ di scorciatoie), tabella ”sentiero per
escursionisti esperti”), tabella ”sentiero tematico” (naturalistico,
storico, geologico ecc.), tabella ”sentiero adatto anche per uso
ciclistico e/o equestre”, tabella per ”via ferrata o sentiero attrezzato
impegnativo”. La segnaletica orizzontale e’ quella tradizionalmente
collocata al suolo, su tronchi e sassi, per indicare la continuita’ di
un sentiero precedentemente indicato. Adesso verra’ standardizzata in
questo modo: segnavia rosso-bianco-rosso (con numero in nero inserito
nel bianco) in prossimita’ di bivi e punti significativi; segnavia
bianco-rosso, ad ogni 5/10 minuti di cammino o, se necessario, anche
meno; segnale di presenza d’ acqua (scritte nere su fondo rosso) vicino a
una sorgente; picchetto segnavia in legno con sommita’ dipinta in
bianco e rosso, per indicare la continuita’ del sentiero su prati,
pascoli e terreni aperti; ometto di pietre, per indicare la continuita’
del sentiero su terreni aperti in alta montagna. A proporre questa
svolta sono stati gli assessorati alla montagna e al turismo. La nuova
segnaletica verra’ adottata gradualmente. Nelle aree gia’ soggette a
tutela naturalistica da parte dello Stato o della Regione, le
disposizioni dovranno essere adottate a integrazione e supporto della
segnaletica preesistente. L’ assessore regionale alla montagna, Roberto
Vaglio, ricorda che il Piemonte ha intrapreso numerose iniziative a
favore dell’ escursionismo e dello sviluppo economico delle zone alpine,
come ”il progetto del catasto dei sentieri, il finanziamento di azioni
di manutenzione, la valorizzazione di itinerari transnazionali”. ”Questo
tipo di turismo – sottolinea invece l’ assessore Ettore Racchelli – e’
uno dei filoni su cui stiamo puntando, assecondando una tendenza della
domanda internazionale in crescita continua ormai da anni. Iniziative
come l’ adeguamento della segnaletica, volte ad offrire una migliore
fruizione del patrimonio naturalistico e paesaggistico, vanno quindi a
rafforzare e arricchire il grande impegno della Regione per la
riqualificazione turistica dell’ intero territorio”.
VIU’ –
Una palestra di roccia nella frazione Mondezza di Viu’ in alta Val di
Lanzo. E’ questo lo scopo di una delibera approvata ad inizio gennaio
dalla Giunta della Provincia di Torino su iniziativa dell’assessore allo
Sport e Turismo, Silvana Accostato. La cittadina dell’alta Val di Lanzo
ricevera’ 130 mila euro per realizzare un’area attrezzata destinata
all’arrampicata sportiva. L’allestimento di una palestra all’aperto,
specifica per l’arrampicata, risponde perfettamente alle esigenze dei
molti free-climbers che hanno eletto da anni Viu’ e le zone limitrofe
come meta abitudinaria per gli allenamenti. Basti pensare al settore
Balme della frazione Tornetti, dove sono stati tracciati decine di
itinerari e e’ gia’ stata oggetto di meeting di arrampicata, la zona di
Usseglio e altre palestre viucesi, come nella zona di Richiaglio. Una
prospettiva interessante la vallata che vedrebbe all’opera i climbers a
circa 750 metri di altitudine con la possibilita’ di usufruire della
nuova struttura per buona parte dell’anno.Con l’impianto di Viu’ si
andrebbe in qualche modo a sopperire alla prossima chiusura della
palestra di roccia coperta del Palavela, in fase di ristrutturazione per
i giochi olimpici del 2006. La “storica” palestra torinese al coperta
e’ stata la prima in Italia ed ha consentito a molti appassionati di
affrontare il primo impatto con la roccia.
Anno 2002
Un
Pinocchio, scolpito nel legno, da guinnes dei primati, e’ stata la
mascotte della della Fiera di San Martino” a Viu’ (TO), dal 6 al 10
novembre. La scultura del famoso burattino e’ stata realizzata
dall’artigiano del legno Silvano Rocchietti della frazione Oldri’ di
Viu’. Il pinocchio del Geppetto valligiano e’ realizzato con un unico
tronco di pioppo antico proveniente da Nole C.se (TO). Alto 6 metri e 54
centimetri e’ un burattino che, rispetto all’originale di Collodi,
porta sulle spalle una cartella in legno a simboleggiare la passata
scolastica abitudine dei montanari.
Oltre 300 persone hanno
partecipato, sabato 21 settembre, all’inaugurazione della ricostruita
cappella al Colle della Cialmetta ubicata tra Mezzenile e Viù. A tempo
di record, grazie al lavoro degli alpini dei gruppi Ana di Mezzenile,
Pugnetto, Traves, Viu’, in soli due anni la cappella di San Michele
Arcangelo è tornata a “rivivere” con l’aggiunta anche di due piccoli
ricoveri di emergenza. Infatti, in passato, il colle della Cialmetta,
costitui’ un frequentato passaggio di uomini, merci e animali tra la Val
di Viù e il resto delle Valli di Lanzo. Proprio per non abbandonare e
non dimenticare un luogo ricco di storia e di ricordi, nel 1999, dopo
ben 45 anni dall’ultima festa (1954) si tenne un incontro durante il
quale, per iniziativa della Società Storica delle Valli di Lanzo si
lancio’ la proposta della ristrutturazione. Essa è stata possibile
grazie ai contributi di Regione Piemonte, Comuni di Mezzenile, Traves,
Viù, Enel ma soprattutto grazie al faticoso lavoro degli alpini che
hanno volontariamente messo a disposizione il loro tempo, la loro forza
ed il loro caparbio lavoro. Tutto cio’ ha reso possibile e realizzabile
la cerimonia ufficiale dell’inaugurazione della cappella ritornata al
suo antico splendore. In presenza di autorita’ e rappresentanti delle
varie associazioni, dopo i discorsi di rito e la santa Messa, e’ stato
servito un tipico pranzo a base di “bruera di patate”, toma di Lanzo,
salamini, torcetti e vino, preparato e curato sempre dagli instancabili
alpini che hanno fornito anche l’accompagnamento musicale.
Una
splendida giornata di sole estivo ha fatto da cornice alla tradizionale
Festa di San Bartolomeo, domenica 7 luglio, alla Borgata Asciutti di
Viu’. Numerosissime le persone presenti che hanno potuto trascorrere ore
molto piacevoli allietate da un’ottima polentata con un sottofondo di
musiche e danze franco-provenzali. La buona organizzazione dell’evento
non ha neppure trascurato la malaugurata ipotesi di un acquazzone
attrezzandosi con un telone. Il ricavato della festa, cosi’ come negli
scorsi anni, servira’ a proseguire il restauro della cappella dedicata
appunto a San Bartolomeo: la scrostatura dell’intonaco esterno, sulla
facciata, ha rivelato un certosino lavoro in pietra che verra’
recuperato, rendendolo nuovamente visibile, grazie ai lavori di
ristrutturazione. In questo modo in poco tempo la piccola chiesetta
degli Asciutti tornera’ nuovamente ad essere un piccolo gioiello
incastonato fra i verdi pascoli alpini.
“Ai Tornetti in punta
di piedi” è il titolo di un libro pubblicato lo scorso mese di luglio,
che permette di conoscere l’”amena conca della frazione Tornetti di Viù
in Val di Lanzo. Scritto da Toni Farina il volume si avvale dei
contributi specialistici di Claudio Santacroce “i Tornetti di un tempo”,
Aldo Chiariglione “flora e fauna”, Anna Maria Fornelli “geologia”,
Paola Pallo per “arrampicata sportiva”. La pubblicazione “tocca” e
tratta ogni possibile aspetto ed approccio della vallata dei Tornetti,
ampia ed aperta al sole: dagli itinerari escursionistici, alle
traversate a piedi, dai percorsi in mountain bike all’arrampicata
sportiva nella falesia delle Balme, dallo sci alpinismo allo sci da
fondo escursionistico. A corredare i testi e dare quindi un’idea della
bellezza del posto sono inserite, nel libro, bellissime fotografie a
colori che illustrano al meglio anche gli itinerari “in punta di piedi”e
inquadrano la frazione nel suo maestoso contesto ad anfiteatro. Toni
Farina “Ai Tornetti in punta di piedi” Garbolino Editore. Euro 22,00.
Anno 2001
Nell’agosto
2001 l’Associazione Amici dei Tornetti ha compiuto trent’anni.
L’Associazione si occupa di organizzare manifestazione e iniziative
durante il periodo estivo per i villeggianti dei Tornetti.