venerdì 9 dicembre 2011

LE OPERE DI TINO AIME AL MUSEOMONTAGNA DI TORINO


TORINO – “I segni del silenzio” e’ la mostra che il Museomontagna di Torino al Monte dei Cappuccini dedica, fino al 5 febbraio, all’artista Tino Aime in occasione dei suoi primi ottant’anni. Un’antologica che si snoda attraverso dipinti, sculture e fogli di grafica capaci di raccontare la storia di un uomo e artista legato al territorio, alla natura e al tessuto sociale dei nostri anni.
Nato a Cuneo nel 1931, figlio di pastori di Roaschia, frequenta la Libera Accademia di Torino sotto la guida di Idro Colombi e, dopo Torino, si trasferisce a vivere a Gravere, in Valle di Susa. La sua carriera artistica inizia con la scultura e prosegue con la pittura e con la grafica, praticata a livello internazionale. Nel 1963 espone per la prima volta i suoi lavori. Seguono riconoscimenti in Italia, Francia, Romania e Stati Uniti. Dal 1983 le sue opere sono presenti nel prestigioso catalogo Prandi di Reggio Emilia e nel 1992 la Regione Piemonte gli dedica una personale.  In seguito progetta il francobollo commemorativo di Galileo Ferraris emesso il 7 febbraio 1997 e nello stesso anno realizza il dipinto per il Palio di Susa e il bozzetto del biglietto dalla Lotteria Italia Susa-Moncenisio, oltre al monumento per il centenario della corsa automobilistica Susa-Moncenisio. Nel 2008 realizza il monumento per i 100 anni della nascita di Cesare Pavese e nel 2011 gli viene conferito, a Santo Stefano Belbo, il premio Una vita per l’arte dal Centro Pavesiano – Museo Casa Natale.
Durante il suo lungo percorso artistico, Lorenzo Mondo, Davide Lajolo, Nuto Revelli, Mario Rigoni Stern, Laura Mancinelli, Nico Orengo, Ernesto Caballo, Renzo Guasco, Marco Franceschetti ed Edoardo Ballone, gli hanno dedicato pagine letterarie di valore, che accompagnano le sue cartelle di incisioni.L’esposizione del Monte dei Cappuccini propone un percorso antologico attraverso le diverse forme espressive affrontate da Aime.
Lo stesso percorso si trova anche nelle pagine del catalogo, Cahier Museomontagna n. 175, 72 pagg., Euro 8,00, dove, precedute da un testo di Angelo Mistrangelo, sono riprodotte tutte le opere esposte.

mercoledì 23 novembre 2011

DAL VESUVIO ALLE ALPI


TORINO – “Dal Vesuvio alle Alpi - Giorgio Sommer Fotografie d’Italia, Svizzera e Tirolo”  e’ il titolo della mostra del Museo Nazionale della Montagna di Torino al Monte dei Cappuccini, visitabile dal 25 novembre all’11 marzo 2011. La mostra, allestita con collezioni originali appartenenti al Museomontagna, propone stampe fotografiche realizzate tra gli anni 1860-1899 in Italia (Napoli e dintorni soprattutto, ma anche Torino e i laghi di Garda e Maggiore) e in Svizzera (le strade ferrate e la nuova conformazione del paesaggio) e 3 album di diverso formato contenenti vedute urbane di Napoli e paesaggi della Svizzera, con una significativa serie relativa alla Ferrovia del Gottardo, realizzata dopo la conclusione dei lavori di costruzione. Il percorso espositivo segue l’andamento cronologico e geografico del lavoro di Giorgio Sommer, nato a Francoforte nel 1834 e giunto in Italia nel 1857, prima a Roma, e poi a Napoli, dove aprì il suo primo studio fotografico, a cui seguì, nel 1890 circa, una succursale nella città di Palermo. Ai primi anni di attività risale anche la collaborazione con Edmond Behles il cui nome compare sui supporti secondari di alcune delle stampe in mostra. Giustamente famosa, e qui riproposta in parte, è la sequenza relativa all’eruzione del 1872, «sistematicamente ripresa a intervalli di mezz’ora, adottando una forma narrativa che suggerisce la durata piuttosto che sottolineare l’istantaneità della posa», come scrive il curatore Pierangelo Cavanna nel catalogo dell’esposizione.
Il paesaggio e la campagna fotografica realizzata in Svizzera è al centro della seconda parte della mostra e soggetto dell’album a fisarmonica Souvenir de la Suisse, esposto in vetrina. Forse l’incarico da parte della società La Ferrovia Funicolare del Vesuvio per la realizzazione di una documentazione del nuovo impianto, a cui fece seguito una campagna autonoma realizzata nel 1886 dopo la sostituzione delle prime vetture, potrebbe aver costituito un punto nodale per lo sviluppo di alcuni progetti successivi, in particolare quelli legati alla documentazione di alcune strade ferrate, quali la ferrovia del Gottardo e le due brevi linee che dai dintorni di Lucerna portavano al Monte Rigi e al Monte Pilatus. Agli anni Ottanta-Novanta dell’Ottocento, risalgono le fotografie svizzere che, rispetto alla produzione precedente, presentano una novità più di soggetti che di modi: qui l’attenzione era rivolta al paesaggio trasformato dalla modernità. Attraverso un ideale percorso lungo le mete privilegiate dai viaggiatori del Grand Tour dell’Ottocento, dal Vesuvio alle Alpi, l’esposizione, ripropone il lavoro di quello che fu uno dei più noti fotografi dell’Ottocento. La mostra – già allestita in primavera a Napoli a cura del Museomontagna,  inserita tra le iniziative di avvicinamento ai festeggiamenti del 150° anniversario di fondazione del Club Alpino Italiano, che si svolgeranno nel 2013 – è corredata da un catalogo di 132 pagine, Euro 18,00, edito nella collana dei Cahier del Museo, a cura di Pierangelo Cavanna e Veronica Lisino, con la riproduzione di oltre 130 immagini della collezione del Museo Nazionale della Montagna di Torino.

mercoledì 16 novembre 2011

"LEGGERE LE MONTAGNE" AL MUSEOMONTAGNA


TORINO - ''Leggere le montagne'' e' l'appuntamento del martedi' al Museo Nazionale della Montagna al Monte dei Cappuccini a Torino presso la Sala degli Stemmi.
Realizzata dal Museomontagna e dalla Biblioteca del Cai in collaborazione con Citta' di Torino e CAI, l'iniziativa presenta una serie di appuntamenti con importanti autori della letteratura alpina.
Martedi' 22 novembre, ore 18: ''Cantieri d'alta quota. Breve storia della costruzione dei rifugi sulle Alpi di Luca Gibello (Lineadaria editore, 2011) Intervengono con l'autore, Roberto Dini, Enrico Camanni. Primo tentativo organico di restituire le vicende che hanno portato alla costruzione dei rifugi, dal 1750 a oggi, analizza le motivazioni della committenza, le tecniche e i materiali edilizi, le figure dei progettisti, i valori simbolici e politici.
Martedi' 29 novembre, ore 18 ''IL RAGAZZO CHE ERA IN LUI'' di Enrico Camanni (Vivalda editori, 2011; collana ''I licheni'') Leonardo Bizzaro dialoga con l'autore, con letture di brani scelti. Nel terzo giallo in alta quota Nanni Settembrini, guida e soccorritore del Monte Bianco, accompagna una famiglia sulla cima della Civetta. Insaziabile passione alpinistica, utopie del Sessantotto e rivendicazioni dei precari di oggi in un avvincente romanzo sull'impossibilita' di fermare la gioventu' e sulla necessita' di cercarla ogni giorno per restare vivi.
Martedi' 6 dicembre, ore 18: ''AURORA AUSTRALIS'' di Ernest Henry Shackleton (Leading edizioni, 2011, collana ''Il genio vagante'')Interviene Ada Grilli; proiezione di spezzoni di South. Ernest Shackleton's Glorious Epic of the Antartic di Frank Hurley, 1919 Nel centenario del raggiungimento del Polo sud, la raccolta di testi dei protagonisti, scienziati ed esploratori, e' una testimonianza del periodo eroico delle spedizioni polari. La prima traduzione italiana dell'opera scritta, stampata e rilegata nei quartieri invernali della spedizione britannica Nimrod a Capo Royds (1908-1909), e' proposta insieme alla ristampa anastatica dell'edizione originale.
Martedi' 13 dicembre, ore 18: ''OLIMPICO SORRISO'' di Evelina Christillin (Vivalda editori, 2011, collana ''Sempre piu' in alto'') Valter Giuliano dialoga con l'autrice. Protagonista della vita sociale e culturale torinese, fiera delle proprie origini walser, la vicepresidente del comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 racconta il suo speciale rapporto con la montagna, dal Monte Rosa a Sestriere.

domenica 13 novembre 2011

DIARI DELLE MONTAGNE - Testimonianza d'alpinismo

TORINO - Martedi' 15 novembre alle ore 18 presso la Sala degli Stemmi al Museo Nazionale della Montagna al Monte dei Cappuccini a Torino verra' presentato il libro "Diari delle Montagne - Testimonianza d'alpinismo". Il volume è dedicato ai libri di rifugio o di albergo e ai libretti di guida alpina, diari che hanno raccolto resoconto di grandi alpinisti, di semplici escursionisti e gitanti: testimonianze di una salita o di un soggiorno, scritte in modo informale e immediato. Una storia che si può scoprire con un  lungo viaggio, iniziato a metà dell’Ottocento, attraverso le pagine del libro.  Continua quindi  con questo quarto volume la collaborazione dell’editore Priuli & Verlucca con il Museo Nazionale della Montagna e la Regione Piemonte. Il progetto di presentazione delle raccolte di documentazione del Museo, attraverso una selezione dei pezzi più significativi, si arricchisce di un nuovo importante volume, il quarto della collana.
Dopo Film delle montagne (2008), Fotografie delle montagne (2009), Iconografie delle montagne (2010), è ora la volta di Diari delle montagne (2011).
Ogni Museo ha il suo doppio – viene ricordato nella presentazione della collana – sono le raccolte che il visitatore non vede, quelle nei depositi o riservate alla consultazione. Anche il Museo Nazionale della Montagna non fa eccezione. Nell’Area Documentazione – sede del Centro Documentazione, della Cineteca Storica e Videoteca, del CISDAE, della Biblioteca Nazionale CAI – è conservato un patrimonio conosciuto a livello mondiale. Quest’opera nasce con lo scopo di presentare al pubblico i pezzi più significativi del Centro Documentazione.

giovedì 29 settembre 2011

"VIAGGIO IN EGITTO. L'OTTOCENTO RISCOPRE LA TERRA DEI FARAONI"


SAN SECONDO DI PINEROLO (TO) – “L’Egitto è sempre stato una delle mete più ambite e sognate dai viaggiatori di tutti i tempi, sia da quelli antichi, a partire da Erodoto, sia dai moderni turisti. Ma l’Egitto dell’immaginario collettivo, quello delle piramidi, delle mummie e della Sfinge diventa di moda nell’Europa dell’Ottocento”, spiega l’egittologa Silvia Einaudi, curatrice dell’interessante mostra “Viaggio in Egitto. L’Ottocento riscopre la terra dei faraoni”. Organizzata dalla Fondazione Cosso al Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo (TO), la mostra si inaugura sabato 5 ottobre alle ore 10,30 e restera’ aperta fino al 29 gennaio 2012. Attraverso lettere, appunti, libri, stampe, fotografie, giornali di scavo e documenti originali di viaggiatori, studiosi, fotografi ed archeologi che si avventurarono lungo le sponde del Nilo nel corso dell’Ottocento, si vuole portare il visitatore a ripercorrere l’avventuroso viaggio da Alessandria d’Egitto sino alla lontana Nubia. I documenti esposti, provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private, sono in parte inediti e testimoniano lo straordinario interesse che l’Egitto suscitò nel mondo occidentale per tutto l’Ottocento.
Proprio per esprimere il significato che aveva a quel tempo il viaggio in Egitto, il percorso espositivo è diviso in sezioni allestite nelle varie sale del Castello: in apertura l’arrivo in Egitto, ad Alessandria, città in cui dall’Europa si arrivava via mare, per iniziare la visita nella terra dei faraoni. Si prosegue in un’immaginaria risalita lungo il Nilo, avanzando verso il Cairo, le piramidi e la Sfinge, passando poi per l’antica Tebe, oggi Luxor, e l’Alto Egitto, sino ad arrivare in Nubia. La mostra volge al termine con l’omaggio a tre figure italiane protagoniste dell’avventura ottocentesca in Egitto: Luigi Vassalli, milanese, archeologo e conservatore del Museo del Cairo nella seconda metà del XIX secolo, Gaetano Lodi, emiliano, pittore e decoratore tra l’altro dello Scalone di Palazzo Reale di Torino, celebre per i suoi acquarelli e le sue decorazioni su porcellane con motivi egizi e Giuseppe Parvis, ebanista lombardo, restauratore di importanti reperti dell’antico Egitto, famoso per la creazione di mobili ispirati all’antico Egitto, di gran moda fra la nobiltà e la borghesia europea di fine Ottocento.

sabato 24 settembre 2011

CASTAGNOLE (TO) RITORNA LA FESTA DEI FORNI



 Domenica 2 ottobre dalle ore 10 "festa dei forni" a Castagnole frazione di Germagnano (TO) in Val di Lanzo. Degustazioni, passeggiate tra le borgate alla riscoperta dei vecchi forni.
Domenica 25 settembre era stato presentato il 115° volume della Collana editoriale della Societa' Storica delle Valli di Lanzo: MARICA BARBARO, con la collaborazione di GIOVANNI BERGAGNA, "Caro Pane. Antichi forni e panificazione per i giorni feriali e per i riti delle feste nelle Valli di Lanzo".

venerdì 16 settembre 2011

A MODENA LE FOTO DEL GRANDE ANSEL ADAMS


MODENA – Magia e bellezza della fotografia in bianco e nero con le foto realizzate dal grande fotografo americano Ansel Adams.  "La Natura è il mio regno" e’ infatti il titolo della  prima grande retrospettiva italiana dedicata al maestro della fotografia americana Ansel Adams (1902 -1984), si e’ inaugurata oggi a Modena nell'ex Ospedale Sant'Agostino, dove resterà aperta sino al 29 gennaio 2012, nell’ambito della manifestazione “Festivalfilosofia”. La mostra Ansel Adams comprende 80 fotografie (solo stampe originali, realizzate dallo stesso Adams), provenienti da musei, gallerie Usa e collezionisti privati. Basta inoltrarsi nelle sale per scoprire due murales di grandi dimensioni, Half Dome, Merced River e Monument Valley, accanto a piccoli gioielli come Rapids Below Veronal Falls, stampata nel 1948, e Winter Yosemite Valley, stampata nel 1940. Quest'ultimo è un paesaggio innevato, di soli 20 x 17 cm, ed è un paradigma delle difficoltà incontrate nel fotografare la neve d'inverno: "La cosa più difficile - diceva Adams - è renderne la sostanza bianca. Il bianco totale della carta da stampa è del tutto inadeguato in questo e non importa quanto siano intense le tonalità nere dell'immagine: se non c'é una qualche sfumatura di colore nel bianco della neve, l'immagine risulta priva di vita". Nato e vissuto per la maggior parte della sua vita a San Francisco, Adams scoprì il Parco Nazionale Yosemite a 14 anni e cominciò a fotografarlo con la sua prima macchinetta, da allora vi tornò tutti gli anni, facendone il soggetto di una vita. Nel 1932 fondò insieme ad altri fotografi aderenti alla straight photography, come Imogen Cunningham e Edward Weston, il gruppo f/64, promotore di un linguaggio fotografico improntato alla purezza e all'essenzialità. Nell'ultima parte della sua vita si dedicò all'insegnamento e scrisse numerosi manuali di tecnica fotografica. Sostenitore dell'organizzazione naturalista Sierra Club, divenne uno dei piu noti ambientalisti d'America. Per capire l'importanza dell'impegno fotografico di questo artista, a diretto contatto con la natura della West Coast, basti ricordare che, due anni dopo la sua scomparsa, gli fu dedicato l'Ansel Adams Mount all'interno del Yosemite National Park, da parte dell'American Board of Geographic Names.

mercoledì 10 agosto 2011

CONCLUSA LA XIV° EDIZIONE DEL CERVINO CINE MOUNTAIN

CERVINIA - “Sherpas, the true heroes of Mount Everest”, produzione svizzero – nepalese, firmato da Otto Honegger, Frank Senn e Hari Thapa, gia’vincitore al festival di Banff 2010. si e’ laureato miglior film del Cervino Cine Mountain che si e’ concluso sabato scorso a Cervinia. La giuria del Festival assegna il Grand Prix Conseil de la Vallée al portoghese “Pare, escute, olhe” di Jorge Pelicano, già vincitore a Trento della Genziana d’oro come miglior film di esplorazione e avventura. Il premio Festival per il miglior Grand Prix dei festival 2010 /2011 è andato al regista svizzero Christian Frei per “Space tourists”, vincitore del Grand Prix del festival di Graz, in Austria e di numerosi altri riconoscimenti. Le ventisette opere in concorso erano di alto livello tecnico e dai contenuti stimolanti e di grande interesse, e quasi tutte già premiate in altri film festival. La giuria formata da Christian Arnoldi, Clementine Beaugrand, Paola Colliard, Susanna Fauzun e Laetitia Merli ha scelto per il Grand Prix il racconto del viaggio attraverso aree di montagna sconosciute del Portogallo, tagliate fuori dallo sviluppo economico dalla chiusura di una secolare linea ferroviaria. “Space tourists” non parla di montagne, ma di esplorazione dello spazio che è anche esplorazione dell’umana sete di conoscenza e pone accanto ai super milionari che possono permettersi un viaggio fino alla stazione spaziale internazionale (ne è protagonista Anousheh Ansari, la prima donna turista dello spazio) i diseredati che rischiano la vita per recuperare i metalli pregiati delle capsule che atterrano nel deserto. La giuria del Cai, così come il pubblico di Valtournenche e di Cogne, hanno premiato il film sulla dura vita degli Sherpas che con il loro lavoro duro e rischioso permettono ai ricchi clienti di arrivare sul tetto del mondo. Il premio Montagne passsion è andato a “the Askard Projectdi Alastair Lee, tra i migliori film di alpinismo degli ultimi anni, con all’attivo numerosi riconoscimenti. A ritirare il premio è intervenuto Jason Pickles, uno degli alpinisti protagonisti dell’ascensione al Monte Asgard sull’isola di Baffin «Con questo film abbiamo voluto condividere con il pubblico il nostro divertimento» ha affermato. “Summer pasture” trionfatore quest’anno a Trento, ha vinto nella sezione “vie de montagne”. Il premio Sony per la miglior fotografia è stato assegnato ad “Alpi”, di Armin Linke, il premio Eco Mountain dell’Assessorato regionale al Territorio e all’ambiente è stato vinto da “Gli uomini della luce” di Katia Bernardi, il premio Montagne tout-court è stato diviso ex aequo tra “Il capo”, di Yuri Ancarani e “1987 – 1993” del norvegese Marius Brandrud. Infine la giuria ha riservato una menzione speciale ad “A la vita!” di Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino che hanno documentato il lavoro dei boscaioli di Roccaforte Mondovì.

martedì 26 luglio 2011

CINEMA AI MONTI 2011

"Cinema ai Monti", la rassegna di film della Cineteca Storica del Museomontagna quest’anno interessera’ anche i comuni alpini di Ceresole Reale e Usseglio oltre ovvimanete in contemporanea al Museo Nazionale della Montagna al Monte dei Cappuccini e al Forte di Exilles.
La rassegna cinematografica ha infatti luogo presso il Museo Nazionale della
Montagna e al Forte di Exilles; all'Albergo Rocciamelone di Usseglio a cura del Museo Civico Alpino A. Tazzetti; alla Casa Gran Paradiso di Ceresole Reale e al Palamila a cura dell’Associazione Amici del Gran Paradiso.
I film in programma a ciclo continuo presso la sala video del Museo sono i seguenti:

26-31 LUGLIO - LA GRANDE CONQUISTA - di Luis Trenker (1937), 94'.
La sfida tra l’italiano Carrel e l’inglese Whymper per la prima ascensione del Cervino. Ed. italiana.
Il 30 luglio alle ore 21 ad Usseglio e il 5 – 6 – 16 agosto a Ceresole Reale.

2-7 AGOSTO - LA TORRE BIANCA - di Ted Tetzlaff (1950), 98'.
Un gruppo di alpinisti tenta la Torre Bianca, con Alida Valli e Glenn Ford. Ed. italiana. italiano.
Il 30 luglio, 5 agosto, 10 e 14 agosto a Ceresole Reale e il 6 agosto ad Usseglio.

9-14 AGOSTO 2011 - È L'AMOR CHE MI ROVINA - di Mario Soldati (1951) 97'.
Il protagonista (W. Chiari) raggiunge a Sestriere Carla (L. Bosè), una maestra di sci di cui è innamorato.
Il 31 luglio, 1 agosto e 3 agosto anche a Ceresole Reale e il 13 agosto ad Usseglio.

19-21 AGOSTO – LA MORT D’UN GUIDE – di Jaques Ertaud (1975) 103’. Guide alla ricerca degli exploit e giornalisti che sperano nello scoop. Ed. francese sott. Italiano.
Il 2-6-10-20 agosto a Ceresole Reale e il 20 agosto a Usseglio.

23-28 AGOSTO - THE CLIMB - di Donald Shebib (1987), 85'.
La spedizione tedesca del 1953, in cima al Nanga Parbat con Herman Buhl. Ed. inglese sott. italiano.
Il 7 – 11 – 19 e 27 agosto anche a Ceresole Reale e il 27 agosto a Usseglio.

mercoledì 13 luglio 2011

TURKISH AIRLINES ATTERRA A TORINO DAL 2 AGOSTO

Turkish Airlines atterrerà con il primo volo da Istanbul il 2 agosto all’Aeroporto Sandro Pertini di Torino – Caselle aprendo così, il traffico aereo del capoluogo piemontese al network internazionale di Turkish Airlines. Con l’apertura di Torino, la compagnia di bandiera turca aumenterà il numero di destinazioni a 185 di cui 144 saranno internazionali e 41 nazionali.
Turkish Airlines comincerà a volare su Torino con 3 voli settimanali, rispettivamente
il martedì, il venerdì e il sabato, con l’obiettivo di aumentare velocemente la frequenza e di collegare la città non solo con la Turchia, ma con tutte le destinazioni del network. Cem Sahir Islam, il direttore di Turkish Airlines di Torino si è dichiarato entusiasta di quest’apertura, l’ultima delle tre nuove destinazioni sul territorio italiano previste per il 2011. Con l’apertura del traffico aereo su Torino, che segue quello di Genova e di Napoli, l’Italia si confermerà come il paese strategico più importante in Europa per il network di Turkish Airlines dopo la Germania.
Con questa settima apertura Turkish Airlines rimane coerente con la sua strategia,
che negli ultimi anni ha visto la compagnia aerea crescere esponenzialmente, oltre
che diventare leader nello scenario europeo dell’aviazione civile; di recente è stata
anche vincitrice del premio Skytrax “Best Airline Europe 2011”. La strategia del
gruppo rimane quella di offrire i migliori servizi a bordo a tariffe vantaggiose e molto
competitive con una distribuzione sempre più capillare. Fondata nel 1933 con una flotta di soli cinque aerei, la Turkish Airlines è oggi membro di Star Alliance ed e’ una compagnia aerea a quattro stelle; conta una flotta di 174 aeromobili che volano verso 185 destinazioni in tutto il mondo, di cui 41 nazionali e 144 internazionali. Per informazioni www.turkishairlines.it.

venerdì 8 luglio 2011

VIDEO DEL RADUNO VESPITALIA150 DI TORINO

TORINO - Oltre 2000 vespisti a Torino per il raduno Vespitalia 150 il 30 giugno 1 - 2 - 3 luglio scorso. Una grande partecipazione, guardate il video.

mercoledì 29 giugno 2011

TORINO E'....VESPA!!!



TORINO - La Vespa protagonista a Torino nell'ambito delle manifestazioni a celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Non poteva mancare un omaggio ad uno dei suoi simboli più rappresentativi dell'Italia nel mondo.
La realizzazione di tale idea è toccata ai Vespa Clubs della Provincia di Torino che, rinverdendo un analogo raduno realizzato nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia, nei giorni 1-2-3 luglio 2011 con un prologo il 30 giugno e sempre a Torino prima capitale, daranno appuntamento ad almeno 2000 vespisti sempre nello stesso punto di allora: la storica piazza Vittorio Veneto.
Per celebrare quella che nel mondo è considerata un’autentica icona italiana, a corollario dell’evento è in programma inoltre un fitto calendario di iniziative.
Cuore della manifestazione saranno le tensostrutture di “Spazio VespItalia150”, operative dalle ore 15 di giovedì 30 giugno.
Gli appassionati di fotografia e della “motoretta” (una volta si chiamava anche così) potranno trovare materiale interessante alla mostra “Vespa: una storia d’Italia” ospitata nelle sale della Presidenza della Camera di Commercio allestita dal 30/6 al 3/7 a Palazzo Birago in via Carlo Alberto 16. La mostra è curata da Gabriele Villa e Marco Zangrilli, ideazione Studio Temperino.
E tornando alla Spazio Vespitalia150 in piazza Vittorio Veneto, è confermata la presenza di un mercatino, ovviamente in tema Vespa, dove sarà possibile trovare delle memorabilia al ricambio perduto.
Il programma dell’ evento:
GIOVEDÌ 30 GIUGNO           
H 15.00 Apertura Spazio VespItalia
Apertura Segreteria
Pomeriggio libero con itinerari consigliati
H 17.00 Inaugurazione mostra "Vespa: una storia d'Italia"
H 20.00 Chiusura dell'intera Area
H 21.00 I Nerovinile in concerto a Collegno
H 9.00 Apertura Spazio VespItalia
Apertura Segreteria
Giornata con tour organizzati o libera visita della Città
H 20.00 Chiusura segreteria
Apericena presso strutture convenzionate
H 21.30 Party a tema su Piazza Vittorio
VENERDÌ 1 LUGLIO
H 9.00 Apertura Spazio VespItalia
Apertura Segreteria
Giornata con tour organizzati o libera visita della Città
H 20.00 Chiusura segreteria
Apericena presso strutture convenzionate
H 21.30 Party a tema su Piazza Vittorio
SABATO 2 LUGLIO
H 8.00 Apertura Segreteria
H 9.00 Apertura Spazio VespItalia
H 11.30 Partenza sfilata
H 12.30 Pranzo
H 14.30 Ritorno a Spazio VespItalia
H 15.00 Pomeriggio libero con itinerari consigliati
Dalle 15 alle 19.30 a Palazzo Birago, sede della mostra “Vespa: una Storia d’Italia”, a cura della Camera di commercio di Torino pomeriggio all’insegna del gusto con le degustazioni curate dall’Enoteca Regionale dei vini della Provincia di Torino e le proposte eno-turistiche della Strada Reale dei vini torinesi.
H 16.00 Chiusura Segreteria
H 19.30 Cena libera presso esercizi convenzionati
DOMENICA 3 LUGLIO
H 8.00 Apertura Segreteria
H 9.00 Apertura Spazio VespItalia
H 10.00 Chiusura Segreteria
H 11.30 Gran sfilata
H 13.00 Pranzo
H 15.00 Chiusura Manifestazione

giovedì 12 maggio 2011

UNA FUNIVIA NEL CIELO DI LONDRA


LONDRA - Un chilometro e cento metri di lunghezza, con 35 cabine in totale, durata del “viaggio” 5 minuti e potrà trasportare 2500 persone all’ora. Hanno chiamato esperti e costruttori di impianti da sci le autorità inglesi, per realizzare la mega-funivia progettata sui cieli londinesi. Il progetto, che dovrà essere realizzato entro le olimpiadi del 2012, collegherà Greenwich al Royal Victoria Docks attraversando il Tamigi. L’annuncio è arrivato dalla società Transport  for London, che ha comunicato che i lavori inizierano quest’estate. La costruzione dell’impianto è affidata alla Dopplemayr, che ha realizzato  impianti di risalita in molti comprensori alpini. Dopo Lisbona e New York (nella foto), anche la pianura londinese vedra’ un impianto a fune.

venerdì 6 maggio 2011

DENIS URUBKO VINCE IL PREMIO ITAS DEL LIBRO DI MONTAGNA



TRENTO — "Colpevole di Alpinismo" di Denis Urubko e' il libro vincitore dell’ultima edizione del Premio Itas, assegnato in questi giorni nell’ambito del Trento FilmFestival. Il fortissimo alpinista kazako ha vinto il Cardo d’Oro 2011, sua prima opera pubblicata in italia, edita dalla casa editrice Priuli&Verlucca nel 2010.
Nel volume Urubko raccoglie una serie di  riflessioni e racconti autobiografici relativi all’inizio della sua carriera. riferendosi alle sue attività giovanili, arrampicata e alpinismo nei freddi territori dell’ex Unione Sovietica

venerdì 29 aprile 2011

LE ALPI E L'UNITA' NAZIONALE


TORINO – “Le Alpi e l’Unita’ Nazionale, Trasformazioni e mutamenti” e’ la mostra che presenta il Museo nazionale Duca degli Abruzzi di Torino al Monte dei Cappuccini.L’esposizione – che resterà aperta al pubblico fino al 20 novembre 2011, curata da Enrico Camanni e Annibale Salsa, con il coordinamento di Aldo Audisio e Marco Ribetti – è stata allestita dal MUSEOMONTAGNA con la REGIONE PIEMONTE e la collaborazione di CITTÀ DI TORINO, PROVINCIA DI TORINO e CLUB ALPINO ITALIANO. Il progetto è patrocinato dal Comitato Italia 150 ed è inserito tra i progetti di avvicinamento ai festeggiamenti di CAI 150. La mostra – completamente realizzata con collezioni appartenenti al Museo stesso e alla Biblioteca Nazionale CAI – ruota intorno alla nascita del Regno d’Italia nel 1861, momento esemplare di allineamento tra politica italiana e montagna, ma anche consacrazione della visione della cresta spartiacque, frontiera di patria, che crescerà fino alla Grande Guerra e si prolungherà oltre la Seconda Guerra Mondiale.
Il percorso presenta, in apertura e nella prima grande sala, caratterizzata da un imponente panorama della catena alpina, una focalizzazione sulla figura di Quintino Sella e dei suoi affiancatori, con i necessari riferimenti alla nascita del Club Alpino Italiano, fondato a Torino nel 1863. Nelle salette successive sono analizzati i vari temi, messi a confronto. Per accedervi si attraversa la ricostruzione di un posto di confine sulle Alpi, un po’ come dovettero fare i montanari per tornare a casa nel marzo del 1860, quando la Savoia, fino ad allora parte del Regno di Sardegna, venne annessa alla Francia. Si passa così al Monte Bianco, il tetto d’Europa, che da quel momento si trovò proprio sulla frontiera. La ricca iconografia, i volumi preziosi, le foto e gli oggetti lo descriveranno prima e dopo questo cambiamento. Così è anche per il Cervino, una vetta simbolo dell’affermazione dell’identità nazionale. Ma se era importante che le montagne fossero conquistate, lo era altrettanto che fossero attraversate da strade e ferrovie e la villeggiatura. Questo tragitto nel tempo e nei luoghi si interrompe con la Grande Guerra sulle Dolomiti, nel momento in cui le Alpi divennero il luogo del martirio per migliaia di uomini chiamati a difendere i confini del Paese. L’esposizione si chiude con un’installazione multimediale dedicata ai mutamenti delle frontiere alpine, fino a quella attuale. Su tutto il percorso sono visibili  sequenze di film, che aiutano ad inquadrare e approfondire i temi trattati.
La mostra è accompagnata da una catalogo, edito nella collana dei Cahier Museomontagna; 120 pagine con un ricchissimo corredo iconografico e testi di Enrico Camanni, Luigi Gaido, Alessandro Pastore, Annibale Salsa. In vendita a Euro 16,00.

martedì 12 aprile 2011

LUFTHANSA HA CELEBRATO OGGI I 40 CON L'AEROPORTO DI TORINO



TORINO - Lufthansa ha celebrato oggi i 40 anni di presenza a Torino. Per festeggiare questa occasione, i passeggeri hanno viaggiato dell’Airbus A321 dalla livrea di quegli anni. Per rivivere l’atmosfera dei primi voli Lufthansa anche a bordo, i passeggeri sono stati accolti da un equipaggio con divise stile retrò. Risale al 1 aprile 1971, infatti, l’introduzione del primo collegamento tra Torino e Francoforte, hub di Lufthansa.
Con l’introduzione dell’orario estivo 2011, Lufthansa collega Torino alla
Germania con 76 frequenze settimanali, di cui 28 verso Francoforte, 38 verso Monaco e
10 verso Düsseldorf, rappresentando così il principale vettore dello scalo piemontese.
Francoforte e Monaco sono i principali hub della compagnia di bandiera tedesca.
“La nostra presenza oggi a Torino per festeggiare i primi 40 anni nella città conferma
l’importanza strategica di quest’area per Lufthansa” ha commentato Wolfgang Schmidt,
Direttore Generale Lufthansa in Italia “Oggi Lufthansa insieme ai nostri partner Air
Dolomiti e Brussels Airlines è la compagnia aerea con il maggior numero di voli offre ogni
settimana oltre 15.000 posti per collegare lo scalo piemontese a Germania e Belgio”.
“Lufthansa a Torino è sinonimo di affidabilità e rappresenta una finestra aperta sul
mondo” – dichiara Maurizio Montagnese, Presidente della SAGAT – Aeroporto di Torino.
 “grazie agli hub che consentono di raggiungere qualsiasi destinazione mondiale.
La storicità e la solidità del nostro rapporto con il vettore rappresenta una realtà
consolidata. Solo negli ultimi dieci anni i passeggeri Lufthansa transitati dal nostro scalo
sono stati oltre 3,5 milioni. Inoltre, la Germania rappresenta il principale mercato turistico
di provenienza del Piemonte, i cui visitatori sono attratti in particolare dalle ricchezze
artistico-culturali e dai circuiti eno-gastronomici”.
Le tariffe Lufthansa per raggiungere la Germania sono molto competitive: un biglietto da/per Torino
in Economy Class è disponibile a partire da 99€ a/r tutto incluso. Tutti i voli Lufthansa
includono franchigia bagaglio gratuita e servizio a bordo. 
www.lufthansa.com

lunedì 11 aprile 2011

40° PREMIO ITAS DEL LIBRO DI MONTAGNA 2011 I FINALISTI


TRENTO - Il 40° Premio ITAS del Libro di Montagna 2011, manifestazione collegata al Trentofilmfestival  ha registrato una vasta partecipazione di titoli (108) e di Case Editrici (58) confermando la vitalità della narrativa, della saggistica e dell’esplorazione del mondo alpino. La Giuria del Premio ha preso in esame le opere in concorso rilevando la ricerca di qualità di Autori ed Editori, con ampio ventaglio di proposte sulla vita, la storia, le tradizioni, i problemi ambientali e naturalistici, gli sport e l’attività alpinistica ed escursionistica.La Giuria ha proceduto alla prima selezione dei lavori più significativi dell’edizione 2011. In essa sono comprese le opere che concorrono ai vari premi. 
Nell’ordine alfabetico degli Autori:
-         Dal Lago Veneri Brunamaria: Piedi, zoccoli e ruote – Zibaldone erratico dal Tirolo a Timbuctu, ab, Edizioni alpha beta Verlag – Merano;
-         Fait Stefano - Fattor Mauro: Contro i miti etnici – Alla ricerca di un Alto Adige diverso, Edition Raetia – Bolzano;
-         Gherzi Andrea: Montagna in musica,  Priuli & Verlucca Editori – Scarmagno (To);
-         Matteotti Marco – Liserre Paolo: Emozioni in cammino – 50 escursioni in montagna con le famiglie,  Valentina Trentini Editore – Trento;
-         Morandini Marcella – Reolon Sergio: Alpi regione d’Europa – Da area geografica a sistema politico,  Marsilio Editori – Venezia;
-         Urubko Denis: Colpevole d’alpinismo, Priuli & Verlucca Editori – Scarmagno (To).
-         Sauro Ugo: Lessinia,  Cierre Edizioni – Sommacampagna (Vr)
La cerimonia di consegna dei premi avrà luogo a Trento martedì 3 maggio p.v. al Castello del Buonconsiglio di Trento con inizio alle ore 17.

martedì 29 marzo 2011

PREMIO ITAS DEL LIBRO DI MONTAGNA 2011



TRENTO. Sono  57 le Case editrici che hanno presentato 106 opere a concorso al 40° Premio ITAS del Libro di Montagna 2011, il più antico Premio letterario italiano riservato ad opere che raccontano la montagna ed i suoi valori.
Il termine ultimo per la presentazione delle opere è scaduto il 12 marzo scorso ed ora la Giuria del Premio (Ulderico Bernardi, docente universitario e scrittore, Franco Giacomoni Società  Alpinisti  Tridentini, Alberto Papuzzi giornalista e alpinista, Annibale Salsa, docente universitario e scrittore, Gino Tomasi scrittore, direttore emerito del Museo tridentino di Scienze naturali di Trento, Joseph Zoderer scrittore, Luciana Povoli segretaria) si riunirà per deliberare l’assegnazione del massimo riconoscimento, il “Cardo d’oro” e dei due “Cardi d’argento”.
La cerimonia di consegna del 40° Premio ITAS si svolgerà nell’ambito del 59° TrentoFilmfestival, martedì 3 maggio alle ore 17.00 al Castello del Buonconsiglio a Trento.

giovedì 3 marzo 2011

L'UNITA' D'ITALIA ATTRAVERSO I VILLAGGI ALPINI

TORINO - Fino al 20 novembre il Museo Nazionale della Montagna di Torino ospita la mostra ''I Villaggi Alpini, le identita' nazionali alle Grandi Esposizioni''. Nel 1911 si festeggiava il cinquantesimo anniversario dell'Unita' Nazionale e in quell'occasione a Torino si realizzo' una grandiosa Esposizione Internazionale che porto' il nostro Paese e la citta' all'attenzione mondiale. Tra le varie realizzazioni, padiglioni imponenti e accattivanti, si costrui' anche un agglomerato di modeste case di montagna: il Villaggio Alpino, ispirato alle abitazioni tradizionali delle Alpi piemontesi. La mostra e' realizzata con immagini, documenti e cimeli, suddivisi in modo organico per far comprendere il percorso e l'evoluzione del progetto di rappresentazione delle Alpi attraverso la riproposizione dei suoi villaggi, veri o reinventati per il visitatore. Sono gli stessi temi toccati dal catalogo, pubblicato nella collana dei Cahier Museomontagna (pagg. 144, euro 18,00), che, ricco di un prezioso corredo iconografico, propone testi di Luigi Gaido, Silke Haps e Alessandro Pastore, oltre alle schede sui diversi Villaggi. Anche in occasione dei 150 anni dell'Unita' Nazionale la mostra si sofferma anche sui rapporti tra gli Stati alpini e sulle costituzioni e il rafforzamento delle diverse identita'. Nel 2013 anche il Club Alpino Italiano, prima grande associazione nazionale post-unitaria, festeggera' la stessa ricorrenza. Per scelta condivisa questa mostra e' anche tappa e inizio di un percorso di avvicinamento e di sensibilizzazione su storie e vicende legate alle nostre montagne, di cui il Museo, sin dal 1874, e' attento documentatore e testimone.

ETICHETTE PER BOTTI DI "VINO LONTANO" AL MUSEO DELLA MONTAGNA DI TORINO

TORINO - Etichette delle botti per i vini prodotti in Argentina tra il 1900 e il 1950, naturalmente con la montagna nel soggetto. E’ quanto si puo’ ammirare al Museo Nazionale della Montagna al Monte dei Cappuccini a Torino fino al 20 novembre nella mostra “Montagne di vini lontani – eitchette per botti – Argentina 1900-1950”.
A cavallo tra Ottocento e Novecento furono migliaia gli italiani che cercarono la fortuna in Sud America e tra questi molti piemontesi scelsero di fermarsi in Argentina. Quelli che si stabilirono a Mendoza tra il 1880 e il 1890, lavorando come contrattisti dal mattino alla sera in vallate semidesertiche, erano contadini capaci di misurare le terre, curare i vigneti e raccogliere l'uva. Risparmiarono, si fecero raggiungere dalle famiglie e, circa dieci anni dopo, fondarono le loro aziende: Antonio Tomba a Godoy Cruz, Giovanni Battista Mosso a Luján de Cuyo, Pasquale Toso a Guaymallén, Giol y Gargantini a Maipú, Emanuele Cerutti a Mendoza e tanti altri. Quegli uomini furono i nuovi capitani dell’industria vinicola argentina.
Ma purtroppo i problemi della successione delle aziende familiari, che spesso non durano oltre le tre generazioni, coinvolsero anche loro. Molte imprese decaddero o chiusero, lasciando solo il profumo del mosto, qualche fotografia, i premi vinti dai loro vini nelle mostre e soprattutto le etichette a ricordare la propria storia. Questa mostra del Museomontagna Cai-Torino e del Consiglio Regionale del Piemonte con la collaborazione della Citta’ di Torino e il Cai, ci racconta una storia poco nota ma estremamente interessante, una fonte poco conosciuta degli immigrati italiani
Le prime etichette, quelle realizzate dagli immigrati fondatori della vitivinicoltura industriale, hanno una maggiore ricchezza d’informazioni e raccontano un’America immaginata, desiderata e piena di lavoro. Con le Ande sempre sullo sfondo. A partire dagli anni Trenta del Novecento divennero meno originali e creative, più simili tra loro, con i disegni statici. Ma sempre con le montagne all’orizzonte. Le etichette sono esposte in una vera “cantina” del museo, uno spazio riadattato per l’occasione, che ne riproduce l’uso originale. Come di consueto viene pubblicato un catalogo nella collana dei Cahier Museomontagna, illustrato con tutti i pezzi esposti (pagg. 48, € 8,00), con testi dei curatori della mostra Aldo Audisio e María Josefina Cerutti.