martedì 29 marzo 2011

PREMIO ITAS DEL LIBRO DI MONTAGNA 2011



TRENTO. Sono  57 le Case editrici che hanno presentato 106 opere a concorso al 40° Premio ITAS del Libro di Montagna 2011, il più antico Premio letterario italiano riservato ad opere che raccontano la montagna ed i suoi valori.
Il termine ultimo per la presentazione delle opere è scaduto il 12 marzo scorso ed ora la Giuria del Premio (Ulderico Bernardi, docente universitario e scrittore, Franco Giacomoni Società  Alpinisti  Tridentini, Alberto Papuzzi giornalista e alpinista, Annibale Salsa, docente universitario e scrittore, Gino Tomasi scrittore, direttore emerito del Museo tridentino di Scienze naturali di Trento, Joseph Zoderer scrittore, Luciana Povoli segretaria) si riunirà per deliberare l’assegnazione del massimo riconoscimento, il “Cardo d’oro” e dei due “Cardi d’argento”.
La cerimonia di consegna del 40° Premio ITAS si svolgerà nell’ambito del 59° TrentoFilmfestival, martedì 3 maggio alle ore 17.00 al Castello del Buonconsiglio a Trento.

giovedì 3 marzo 2011

L'UNITA' D'ITALIA ATTRAVERSO I VILLAGGI ALPINI

TORINO - Fino al 20 novembre il Museo Nazionale della Montagna di Torino ospita la mostra ''I Villaggi Alpini, le identita' nazionali alle Grandi Esposizioni''. Nel 1911 si festeggiava il cinquantesimo anniversario dell'Unita' Nazionale e in quell'occasione a Torino si realizzo' una grandiosa Esposizione Internazionale che porto' il nostro Paese e la citta' all'attenzione mondiale. Tra le varie realizzazioni, padiglioni imponenti e accattivanti, si costrui' anche un agglomerato di modeste case di montagna: il Villaggio Alpino, ispirato alle abitazioni tradizionali delle Alpi piemontesi. La mostra e' realizzata con immagini, documenti e cimeli, suddivisi in modo organico per far comprendere il percorso e l'evoluzione del progetto di rappresentazione delle Alpi attraverso la riproposizione dei suoi villaggi, veri o reinventati per il visitatore. Sono gli stessi temi toccati dal catalogo, pubblicato nella collana dei Cahier Museomontagna (pagg. 144, euro 18,00), che, ricco di un prezioso corredo iconografico, propone testi di Luigi Gaido, Silke Haps e Alessandro Pastore, oltre alle schede sui diversi Villaggi. Anche in occasione dei 150 anni dell'Unita' Nazionale la mostra si sofferma anche sui rapporti tra gli Stati alpini e sulle costituzioni e il rafforzamento delle diverse identita'. Nel 2013 anche il Club Alpino Italiano, prima grande associazione nazionale post-unitaria, festeggera' la stessa ricorrenza. Per scelta condivisa questa mostra e' anche tappa e inizio di un percorso di avvicinamento e di sensibilizzazione su storie e vicende legate alle nostre montagne, di cui il Museo, sin dal 1874, e' attento documentatore e testimone.

ETICHETTE PER BOTTI DI "VINO LONTANO" AL MUSEO DELLA MONTAGNA DI TORINO

TORINO - Etichette delle botti per i vini prodotti in Argentina tra il 1900 e il 1950, naturalmente con la montagna nel soggetto. E’ quanto si puo’ ammirare al Museo Nazionale della Montagna al Monte dei Cappuccini a Torino fino al 20 novembre nella mostra “Montagne di vini lontani – eitchette per botti – Argentina 1900-1950”.
A cavallo tra Ottocento e Novecento furono migliaia gli italiani che cercarono la fortuna in Sud America e tra questi molti piemontesi scelsero di fermarsi in Argentina. Quelli che si stabilirono a Mendoza tra il 1880 e il 1890, lavorando come contrattisti dal mattino alla sera in vallate semidesertiche, erano contadini capaci di misurare le terre, curare i vigneti e raccogliere l'uva. Risparmiarono, si fecero raggiungere dalle famiglie e, circa dieci anni dopo, fondarono le loro aziende: Antonio Tomba a Godoy Cruz, Giovanni Battista Mosso a Luján de Cuyo, Pasquale Toso a Guaymallén, Giol y Gargantini a Maipú, Emanuele Cerutti a Mendoza e tanti altri. Quegli uomini furono i nuovi capitani dell’industria vinicola argentina.
Ma purtroppo i problemi della successione delle aziende familiari, che spesso non durano oltre le tre generazioni, coinvolsero anche loro. Molte imprese decaddero o chiusero, lasciando solo il profumo del mosto, qualche fotografia, i premi vinti dai loro vini nelle mostre e soprattutto le etichette a ricordare la propria storia. Questa mostra del Museomontagna Cai-Torino e del Consiglio Regionale del Piemonte con la collaborazione della Citta’ di Torino e il Cai, ci racconta una storia poco nota ma estremamente interessante, una fonte poco conosciuta degli immigrati italiani
Le prime etichette, quelle realizzate dagli immigrati fondatori della vitivinicoltura industriale, hanno una maggiore ricchezza d’informazioni e raccontano un’America immaginata, desiderata e piena di lavoro. Con le Ande sempre sullo sfondo. A partire dagli anni Trenta del Novecento divennero meno originali e creative, più simili tra loro, con i disegni statici. Ma sempre con le montagne all’orizzonte. Le etichette sono esposte in una vera “cantina” del museo, uno spazio riadattato per l’occasione, che ne riproduce l’uso originale. Come di consueto viene pubblicato un catalogo nella collana dei Cahier Museomontagna, illustrato con tutti i pezzi esposti (pagg. 48, € 8,00), con testi dei curatori della mostra Aldo Audisio e María Josefina Cerutti.