venerdì 29 aprile 2011

LE ALPI E L'UNITA' NAZIONALE


TORINO – “Le Alpi e l’Unita’ Nazionale, Trasformazioni e mutamenti” e’ la mostra che presenta il Museo nazionale Duca degli Abruzzi di Torino al Monte dei Cappuccini.L’esposizione – che resterà aperta al pubblico fino al 20 novembre 2011, curata da Enrico Camanni e Annibale Salsa, con il coordinamento di Aldo Audisio e Marco Ribetti – è stata allestita dal MUSEOMONTAGNA con la REGIONE PIEMONTE e la collaborazione di CITTÀ DI TORINO, PROVINCIA DI TORINO e CLUB ALPINO ITALIANO. Il progetto è patrocinato dal Comitato Italia 150 ed è inserito tra i progetti di avvicinamento ai festeggiamenti di CAI 150. La mostra – completamente realizzata con collezioni appartenenti al Museo stesso e alla Biblioteca Nazionale CAI – ruota intorno alla nascita del Regno d’Italia nel 1861, momento esemplare di allineamento tra politica italiana e montagna, ma anche consacrazione della visione della cresta spartiacque, frontiera di patria, che crescerà fino alla Grande Guerra e si prolungherà oltre la Seconda Guerra Mondiale.
Il percorso presenta, in apertura e nella prima grande sala, caratterizzata da un imponente panorama della catena alpina, una focalizzazione sulla figura di Quintino Sella e dei suoi affiancatori, con i necessari riferimenti alla nascita del Club Alpino Italiano, fondato a Torino nel 1863. Nelle salette successive sono analizzati i vari temi, messi a confronto. Per accedervi si attraversa la ricostruzione di un posto di confine sulle Alpi, un po’ come dovettero fare i montanari per tornare a casa nel marzo del 1860, quando la Savoia, fino ad allora parte del Regno di Sardegna, venne annessa alla Francia. Si passa così al Monte Bianco, il tetto d’Europa, che da quel momento si trovò proprio sulla frontiera. La ricca iconografia, i volumi preziosi, le foto e gli oggetti lo descriveranno prima e dopo questo cambiamento. Così è anche per il Cervino, una vetta simbolo dell’affermazione dell’identità nazionale. Ma se era importante che le montagne fossero conquistate, lo era altrettanto che fossero attraversate da strade e ferrovie e la villeggiatura. Questo tragitto nel tempo e nei luoghi si interrompe con la Grande Guerra sulle Dolomiti, nel momento in cui le Alpi divennero il luogo del martirio per migliaia di uomini chiamati a difendere i confini del Paese. L’esposizione si chiude con un’installazione multimediale dedicata ai mutamenti delle frontiere alpine, fino a quella attuale. Su tutto il percorso sono visibili  sequenze di film, che aiutano ad inquadrare e approfondire i temi trattati.
La mostra è accompagnata da una catalogo, edito nella collana dei Cahier Museomontagna; 120 pagine con un ricchissimo corredo iconografico e testi di Enrico Camanni, Luigi Gaido, Alessandro Pastore, Annibale Salsa. In vendita a Euro 16,00.