Il Club alpino italiano, attraverso
il Museo Nazionale della Montagna e la Sezione di Torino, ha acquisito le
collezioni dell’Archivio Walter Bonatti. L’archivio comprende circa 7000 foto
di montagna, databili dalla fine degli anni ’40 agli anni ’80 del secolo
scorso. Attrezzature alpinistiche utilizzate da Bonatti negli anni ’50 e ’60
(dalla famosa solitaria sul Petit Dru alla via nuova sulla parete nord del
Cervino): abbigliamento, zaini, caschi, scarponi, piccozze, ramponi, martelli.
Dattiloscritti, appunti, relazioni tecniche, testi per conferenze,
interventi e discorsi pubblici, libri, pellicole e registrazioni audio e video,
fotocamere. Circa 70.000 diapositive realizzate da Bonatti nel corso dei viaggi
di esplorazione, oltre ai materiali preparatori per le avventure in terre
lontane. E ancora, sessant’anni di ritagli stampa e di corrispondenze. Un
patrimonio di testimonianze, cimeli e ricordi davvero ingente, il cui ammontare
è stimabile in circa 250.000 pezzi. Secondo il Direttore del Museo Aldo Audisio
«l’acquisizione delle collezioni di Bonatti, decisione presa unicamente dagli
eredi, rappresenta la continuazione di un progetto iniziato da tempo con
Walter, e si allinea con il grande lavoro di documentazione che il Museo
Nazionale della Montagna conduce da molti anni, con l’obiettivo di studiare,
narrare in maniera rigorosa e valorizzare la storia dell’alpinismo e delle alte
terre. L’archivio Bonatti, che fino ad oggi era diviso tra Valtellina, Milano e
la provincia di Macerata, viene così finalmente riunito».
Il
riordino delle collezioni dell’archivio Bonatti entrerà a breve nella sua fase
operativa. Si tratterà di un lavoro lungo, complesso e oneroso completamente a
carico del Museomontagna del CAI Torino. Per gran parte del periodo di riordino
del materiale non sarà ovviamente possibile la consultazione dei documenti, che
verranno poi messi a disposizione degli studiosi e del pubblico, una volta
ultimata la completa sistemazione archivistica.
marinella fugazza
marinella fugazza