giovedì 8 marzo 2018

"LO SCUDETTO REVOCATO" DI SERGIO DONNA AI CAFFE' CULTURALI A VIù


VIU’ (TO) – Il romanzo di Sergio Donna, “Lo scudetto revocato” sarà presentato a Viù presso il Caffè Rocciamelone nell’ambito dei “Caffè Culturali” sabato 10 marzo alle ore 17,30. Questi i temi che riempiono le pagine del romanzo che sarà presentato sabato 10 marzo alle 17.30 ai Caffè Culturali Viù. Ecco come l’autore sintetizza la sua storia: “Tra il 1926 e il 1928 si snoda la tenera storia d’amore tra un laureando in Ingegneria del Politecnico di Torino, Francesco Gaudioso (di origini siracusane) ed una giovane biondina trevigiana, Edvige Gardin, impiegata alla Snia Viscosa.
Entrambi si sono trasferiti a Torino: Francesco per motivi di studio; Edvige perchè la sua famiglia ha lasciato il Veneto per cercare fortuna in Piemonte. Quell’amore s’intreccia con la crescente passione della coppia per una squadra di calcio, il Torino FC, capace di conquistare due scudetti consecutivi e di mandare in visibilio i tifosi granata sugli spalti del Filadelfia con il “Trio delle Meraviglie” di Libonatti, Rossetti e Baloncieri.
Le vite di personaggi di fantasia si intersecano nel romanzo con quelle di reali personaggi storici, dando vita ad un racconto avvincente e sempre in bilico tra storia reale e verosimiglianza narrativa.
Per un presunto illecito sportivo, il tricolore conquistato dal Torino nel Campionato di Calcio 1926-1927 viene scucito dalle maglie granata, con una sentenza emessa dalla FIGC nella Casa del Fascio di Bologna nel novembre 1927. Il giudizio viene emesso a porte chiuse (in base ad un processo sommario, basato su opinabili indizi e senza lo straccio di una prova provata). Il Direttorio Federale è presieduto da Leandro Arpinati, podestà di Bologna, Vice Segretario del Partito Nazionale Fascista, e sfegatato tifoso della forte squadra feslinea, rivale del Torino.
Francesco, convocato come testimone oculare di un presunto scambio di una bustarella tra un dirigente del Torino e il forte terzino della Juventus Luigi Allemandi, rischia grosso in questa vicenda, ma alla fine ne uscirà senza gravi conseguenze”.
Questi i temi che riempiono le pagine del romanzo nell’iniziativa che si tiene da tempo nel comune della Val di Viù, grazie ad un piccolo gruppo di “volontari culturali” ed all’appoggio del Comune di Viù e della Pro Loco di Viù. Concorre, a questa presentazione, anche l’Associazione Monginevro Cultura di Torino. Introdurrà l’assessore di Viù Alberto Guerci ed intervisteranno l’autore i ricercatori storici e scrittori Milo Julini ed Alessandro Mella.

marinella fugazza