giovedì 14 aprile 2016

GIUSTO GERVASUTTI. UNO (SCI) ALPINISTA


TORINO – “GIUSTO GERVASUTTI. UNO (SCI) ALPINISTA”, e’ il titolo di un incontro sabato 16 aprile alle ore 17, dedicato al famoso scalatore Giusto Gervasutti, scomparso settant’anni fa, al museo nazionale della Montagna di Torino. Durante l’incontro, presentato da Gianluigi Montresor, i relatori Carlo Crovella e Renzo Stradella analizzeranno l’altro Gervasutti: direttore della Scuola di Alpinismo Boccalatte, ma anche scialpinista, profondamente legato alla SUCAI e “progenitore ideale” del corso di scialpinismo.  Il pomeriggio presso la Sala degli Stemmi, ad ingresso libero, fa parte dell’iniziativa “Leggere le Montagne” della Biblioteca Nazionale del Club Alpino Italiano e del Museo Nazionale della Montagna con il sostegno del Club Alpino Italiano e della Città di Torino.
In occasione dell'incontro sarà proiettato il film MARATONA BIANCA del 1935 di Marco Craveri, della Cineteca del Museo, con le immagini d’epoca che riprendono una delle prime edizioni del Trofeo Mezzalama. Le ultime ore di preparativi febbrili prima della partenza, legate in cordata, le squadre si preparano alla competizione. Il filmato costituisce la cronaca delle fasi della competizione seguendo i gruppi di sciatori con la macchina da presa anche dall’aereo. Location: Cervino, Monte Rosa, Valle d'Aosta.

venerdì 8 aprile 2016

RENATO CASAROTTO. SOLO DI CORDATA


TORINO - Una giornata dedicata al grande alpinista vicentino Renato Casarotto, morto nel 1986 sul versante pakistano del K2, quella di sabato 9 aprile del Museo Nazionale della Montagna di Torino su iniziativa della Biblioteca Nazionale del Club Alpino Italiano con il sostegno del Club Alpino Italiano e della Città di Torino nell'ambito di "leggere le Montagne". Alle ore 17.00 presso la Sala degli Stemmi verrà proiettato, in anteprima cittadina, il film Solo di cordata, del regista Davide Riva. Il video, illustra la figura di Renato Casarotto, leggendario alpinista degli anni ’70 e ’80. Il pomeriggio aprirà con un intervento del giornalista Roberto Mantovani, che aiuterà il pubblico a inquadrare l’alpinismo di Casarotto nel suo contesto storico. Nel periodo compreso tra la metà degli anni ’70 del secolo scorso e il luglio 1986. Renato Casarotto fu uno degli scalatori più forti del mondo, probabilmente il più grande. Era nato il 15 maggio 1948, a due passi da Vicenza. Aveva cominciato ad arrampicare tardi, durante il servizio militare negli Alpini. E nei mesi trascorsi tra le montagne del Cadore aveva capito che se c’era una cosa che lo intrigava a fondo e che riusciva a fare bene era l’alpinismo.

A quei tempi, muoversi sulle difficoltà affrontate abitualmente da Renato Casarotto significava esplorare, da pionieri, una dimensione sconosciuta, cavalcare letteralmente il filo di un rasoio. Se proviamo a storicizzare gli eventi, le vie alpinistiche dello scalatore veneto ci appaiono come dei monumenti della fantasia e del pensiero che hanno saputo trasformarsi in azione e poi in fatti compiuti.

marinella fugazza