venerdì 8 aprile 2016

RENATO CASAROTTO. SOLO DI CORDATA


TORINO - Una giornata dedicata al grande alpinista vicentino Renato Casarotto, morto nel 1986 sul versante pakistano del K2, quella di sabato 9 aprile del Museo Nazionale della Montagna di Torino su iniziativa della Biblioteca Nazionale del Club Alpino Italiano con il sostegno del Club Alpino Italiano e della Città di Torino nell'ambito di "leggere le Montagne". Alle ore 17.00 presso la Sala degli Stemmi verrà proiettato, in anteprima cittadina, il film Solo di cordata, del regista Davide Riva. Il video, illustra la figura di Renato Casarotto, leggendario alpinista degli anni ’70 e ’80. Il pomeriggio aprirà con un intervento del giornalista Roberto Mantovani, che aiuterà il pubblico a inquadrare l’alpinismo di Casarotto nel suo contesto storico. Nel periodo compreso tra la metà degli anni ’70 del secolo scorso e il luglio 1986. Renato Casarotto fu uno degli scalatori più forti del mondo, probabilmente il più grande. Era nato il 15 maggio 1948, a due passi da Vicenza. Aveva cominciato ad arrampicare tardi, durante il servizio militare negli Alpini. E nei mesi trascorsi tra le montagne del Cadore aveva capito che se c’era una cosa che lo intrigava a fondo e che riusciva a fare bene era l’alpinismo.

A quei tempi, muoversi sulle difficoltà affrontate abitualmente da Renato Casarotto significava esplorare, da pionieri, una dimensione sconosciuta, cavalcare letteralmente il filo di un rasoio. Se proviamo a storicizzare gli eventi, le vie alpinistiche dello scalatore veneto ci appaiono come dei monumenti della fantasia e del pensiero che hanno saputo trasformarsi in azione e poi in fatti compiuti.

marinella fugazza