mercoledì 30 marzo 2016

NASCE LA VIA CRETESE. Un itinerario a piedi nel cuore dell’isola Greca


CRETA (GRECIA) - Nasce la Via Cretese, un itinerario di quasi 500 chilometri nel cuore dell’isola Greca, il Cammino parte da Est, dalla spiaggia di Kato Zakros, e arriva a Ovest, al monastero di Chrisoskalitisa, a picco sul mare ed occorrono 28 – 29 giorni di cammino.
 A darne notizia e’ l’AdnKronos, e questo nuovo itinerario si aggiunge ai grandi Cammini Europei, al pari del GR20 in Corsica, il Cammino di Santiago e la via Francigena.
Alla  tratta della via Cretese, "Cretan way" in inglese, “I Strata tis Kritis” in greco, per cinque anni hanno lavorato spontaneamente volontari di tutto il mondo insieme alla Compagnia dei Cammini, associazione di turismo responsabile, da anni impegnata in questo progetto.
La Cretan Way nasce dalle tracce della E4, il nome che l'associazione dei Ramblers europei aveva dato al sentiero lungo oltre 10mila km, che attraversa l'Europa da Ovest a Est, dalla Spagna a Cipro, passando anche per Creta, dove il cammino era, però, stato abbandonato. Per questo, La Compagnia dei Cammini ha deciso di ripristinare l'antico cammino insieme a volontari provenienti da tutto il mondo.
Il lavoro, iniziato nel 2010, ha portato alla definizione e alla tracciatura di sentieri, segnaletica, tracce Gps e alla ricognizione dei luoghi in cui sostare per la notte: tutte informazioni raccolte nel libro The Cretan Way di Luca Gianotti (edizioni Anavasi), appena pubblicato e indispensabile per chi desidera intraprendere il viaggio in solitaria.

AlternativaNomade

marinella fugazza 

giovedì 24 marzo 2016

-SEMPLICEMENTE. Famiglia Rurale

TORINO – “Semplicemente. Famiglia Rurale” e’ il titolo di un’interessante mostra fotografica al Museo Nazionale della Montagna di Torino dal 18 marzo al 29 maggio. L’obiettivo del fotografo Moreno Vignolini entra nel quotidiano delle famiglie rurali per coglierne l’essenza. Il lavoro, gli attimi famigliari e più intimi accanto a quelli più conosciuti, per raccontare la motivazione che ancora oggi sta dietro la scelta di ritornare alla terra è alla base del progetto, realizzato con il patrocinio di Cipra Italia.   Vignolini ha seguito nell’arco di un anno e mezzo, tra l’estate 2013 e l’autunno 2014, tre giovani famiglie rurali valdostane con l’obiettivo di fornire una rappresentazione attuale di questo contesto il più ampia possibile. Il modello “famiglia rurale” torna, infatti, di attualità rappresentando una scelta di vita sempre più diffusa, in continua crescita negli ultimi anni.  Ruben e Roberta (allevamento caprino e produzione formaggi), Davide e Sylvie (allevamento bovino), Elisa e Davide (fattoria didattica, agriturismo e produzioni da piccoli frutti) con i loro bimbi, sono i protagonisti di questo progetto. La macchina fotografica di Moreno Vignolini è stato al loro fianco in molte giornate di lavoro e di semplice quotidianita’ famigliare, per testimoniare come, a modo loro, queste giovani famiglie rurali abbiano messo in gioco in modo innovativo il territorio e le sue risorse, seguendo il filo di una lunga tradizione agro-pastorale e non solo, ma con dinamiche molteplici e diverse dal passato. Il lavoro di ricerca e fotografico si concentra sulle scelte e motivazioni che hanno spinto queste giovani coppie a tornare alla terra, pur non avendo una tradizione famigliare alle spalle, e quindi a cominciare da zero. Il progetto fotografico e di ricerca mette in mostra oltre 50 immagini in bianco e nero, accompagnate da pannelli descrittivi, quali chiave di lettura delle immagini. Una pubblicazione bilingue (italiano – francese) edita dalla Testolin Editore accompagna la mostra. La pubblicazione oltre a quelle esposte, raccoglie immagini scattate nello svolgimento del progetto donando una rappresentazione più ampia del lavoro.La pubblicazione contiene la ricerca condotta dall’autore, arricchita dai testi di Lorenza Bravetta e Federica Corrado.

Per info: www.museomontagna.org

marinella fugazza

mercoledì 23 marzo 2016

INCIDENTI MONTAGNA, 82 MORTI IN PIEMONTE. Tra questi sei per valanga. Oltre 1.600 gli interventi


TORINO - Sono state 1.633 gli eventi di soccorso gestiti  dal Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese nel corso del 2015. Il totale delle missioni effettuate sono state 1.374, con l'impiego sia di squadre operative a terra (46%), sia di personale a bordo di elicotteri (54%). Le percentuali maggiori riguardano per il 33,0%  attivita’ legate all’escursionismo, il 11,9% allo sci da pista e il 6,1% all’alpinismo. Il numero delle vittime sulle montagne e’ stato di 82 contro i 66 del 2014. Sono stati 13 il numero di interventi su valanga con 28 soggetti coinvolti e con 6 deceduti (erano stati 18 il numero di interventi su valanga nel 2014, con 29 soggetti coinvolti e con 4 deceduti).
Il 76% delle persone soccorse sono maschi e il 24% femmine. Un trend di interventi sostanzialmente in linea con i dati precedenti che vede una percentuale di infortuni in montagna legate all’attivita’ del “tempo libero” al 93% nel 2015 (92,8% nel 2014), mentre sono nell’ordine del 3,1 (2,8% nel 2014) gli interventi su persone che lavorano in montagna e del 3,9 (4,4% nel 2014) sui residenti in alpeggio.


marinella fugazza

giovedì 10 marzo 2016

XI CONFERENZA DELLE ALPI - LE CONCLUSIONI


 BRDO (Slovenia) – Queste le conclusioni dell’Undicesima Conferenza delle Alpi organizzata dai membri della “Convenzioni delle Alpi” che si e’ tenuta l’8 e 9 marzo 2011:
Strategia macro-regionale per le Alpi
La Conferenza delle Alpi ha deciso di partecipare attivamente al dibattito su una possible futura Macro-regione europea alpina, approfittando del fatto che la Convenzione delle Alpi è già un forum consolidato per la cooperazione territoriale. A tal fine, nell’ambito della Convenzione delle Alpi è stata approvata una dichiarazione ed è stato istituito un Gruppo di lavoro che sarà presieduto da una troika (Svizzera, Slovenia e Italia).
Cambiamento climatico
Sul tema del cambiamento climatico, la Conferenza ha confermato i propri sforzi per attuare il Piano d’azione sul cambiamento climatico nelle Alpi approvato nel 2009 e si è ulteriormente impegnata a ridurre il più possibile le emissioni di gas serra nel territorio alpino.
Grandi predatori e ungulati selvatici (orso, lupo, ecc.)
La Conferenza delle Alpi sostiene un approccio multisettoriale, globale e transfrontaliero per quanto riguarda i grandi predatori e gli ungulati selvatici, in stretta relazione con la società umana.
Acqua
La Conferenza delle Alpi ha adottato delle linee guida per l’uso del piccolo idroelettrico nella regione alpina. Si tratta di un passo significativo verso la ricerca di un equilibrio tra lo sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili e la necessità di preservare le risorse naturali e paesaggistiche.
Agricoltura di montagna
Su questo tema è stata istituita una nuova Piattaforma della Convenzione delle Alpi, presieduta dall’Austria. La nuova piattaforma rappresenta un ulteriore passo verso l’attuazione del protocollo della Convenzione delle Alpi dedicato a tale settore.
Terza relazione sullo Stato delle Alpi ‘Sviluppo rurale sostenibile e innovazione’
La Relazione è il risultato finale di un biennio di lavoro in seno ad un Gruppo di lavoro costituito da esperti provenienti da tutti gli Stati alpini. E’ stata presentata ed approvata nel corso della Conferenza delle Alpi e verrà pubblicata nelle prossime settimane. La prossima Relazione sullo stato delle Alpi sarà incentrata sul turismo sostenibile.
Programma di lavoro pluriennale per i prossimi cinque anni
Il programma di lavoro pluriennale 2011-2016 comporterà 5 priorità stategiche: evoluzione demografica, cambiamento climatico, turismo, biodiversità e trasporti.
Per tutte le informazioni: www.alpconv.org

marinella fugazza

venerdì 4 marzo 2016

RISCHIO VALANGHE SU TUTTO L'ARCO ALPINO PIEMONTESE

TORINO - Questo il comunicato del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese per questo week-end interessato dalle nevicate di questi giorni. "In relazione agli importanti apporti nevosi che hanno interessato buona parte dell'arco alpino regionale, che risultano essere in molti casi presenti su strati inferiori di neve a debole coesione, si rende necessaria la massima prudenza per lo svolgimento di  sci alpinismo, sci fuori pista e escursionismo con le racchette da neve
Si rimanda, nella pianificazione delle attività, all'attenta consultazione dei bollettini nivo - meteo della Regione Piemonte, (www.arpa.piemonte.it). Bollettini che prevedono in questo fine settimana un pericolo valanghe di valore 4 su una scala di 5, per i comparti alpini delle alpi Liguri, Marittime, Cozie e Graie. Nei bollettini viene inoltre previsto un marcato aumento delle temperature diurne per le giornate di sabato e domenica.  Quindi, oltre alle indispensabili dotazioni individuali di pala ARTVA e sonda,  prestare la massima attenzione e prudenza".

marinella fugazza